ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con una flessione dello 0,2% e allineato all’analogo europeo (-0,3%), risentendo parzialmente della seduta negativa del comparto bancario (-1,2%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,2%).
Gli investitori continuano a temere le possibili conseguenze sul bilancio pubblico, dopo che l’esecutivo ha fissato al 2,4% il rapporto deficit/Pil per i prossimi tre anni nella nota di aggiornamento del Def, provocando le preoccupazioni dei più alti esponenti della Commissione Europea per quanto riguarda il superamento dei target di bilancio. Il tutto nonostante presidente del Consiglio Giuseppe Conte abbia cercato di tranquillizzare sulla situazione, sottolineando anche che l’Italia intende restare nell’Unione.
La nuova giornata negativa del comparto bancario si è riflessa in parte anche sui titoli del risparmio gestito, con l’eccezione di Banca Generali (+1,3%), che ha mostrato una buona verve, e Azimut (+0,9%), che ha annunciato l’ingresso di Peninsula nel capitale con una quota del 2,7 per cento.
Nel Mid Cap tenta un piccolo recupero Banca Ifis (+4%), dopo i forti cali degli ultimi giorni. entro l’anno. Proseguono le vendite su doBank (-1,3%) e Cerved (-3,3%).
Tra le Small Cap rallenta nuovamente Banca Intermobiliare (-0,3%), la cui assemblea ha approvato l’aumento di capitale da 91 milioni. Ancora vendite su Banca Sistema (-1%), che ha ampliato l’attività di credito su pegno.