Impiantistica – Occhi puntati su Astaldi (+29,6%) e Salini Impregilo (+0,7%)

Giornata in rosso per l’Indice Ingegneria e Impiantistica Italia che ha terminato le contrattazioni a -1% rispetto al -1,2% del corrispondente indice europeo.

Seduta debole a Piazza Affari dove il Ftse Mib ha chiuso a -0,6% nonostante il calo dello spread. L’attenzione degli operatori rimane focalizzata sulla legge di bilancio mentre il governo a confermato la graduale discesa del rapporto deficit/Pil dal 2,4% del 2019 all’1,8% del 2021.

Nel settore, i protagonisti della seduta sono stati Astaldi e Salini Impregilo, con quest’ultima che, secondo fonti di stampa, sarebbe al lavoro sul dossier del salvataggio del gruppo romano.

Il gruppo guidato da Pietro Salini ha parzialmente confermato l’indiscrezione, dichiarando di valutare continuamente la situazione del mercato e degli altri player, compreso Astaldi, per cogliere eventuali opportunità di crescita, ma di non avere preso alcuna decisione in merito.

Ciò che pare più probabile è che Salini sia interessata ai consorzi ai quali i due gruppi lavorano congiuntamente e stia valutando di rilevare le quote di Astaldi.

Questa notizia ha affossato ieri mattina le azioni Salini Impregilo che hanno poi recuperato terreno nel corso della seduta fino a chiudere a +0,7%, grazie al nuovo contratto da $253 milioni di Lane Construction in Florida e all’accordo per lo sviluppo dell’alta velocità in Texas.

Astaldi ha invece chiuso la seduta a +29,6% proseguendo il rimbalzo di mercoledì, dopo avere inoltre precisato in una nota come la richiesta di concordato non corrisponda a un fallimento del gruppo.

Riguardo agli altri titoli del comparto, chiusura negativa per le big Leonardo (-1,4%) e Prysmian (-2,7%) mentre tra le Mid si è messa in evidenza Fincantieri (+1,5%) che se la vedrà con Naval Group e Damen nella gara da 1,6 miliardi in Romania.