Il prossimo 12 ottobre terminerà l’offerta pubblica di acquisto (Opa) totalitaria promossa dal veicolo Progetto Co-Val sulle azioni Mittel a 1,75 euro per azioni. Ad oggi gli altri soci non hanno trovato conveniente aderire all’Opa, in quanto allo stesso prezzo possono vendere immediatamente i titoli sul mercato senza aspettare la scadenza fissata per il corrispettivo. Senza dimenticare che il cda della merchant bank ha giudicato non congruo il prezzo offerto. I proponenti non hanno mostrato finora l’intenzione di adeguare il prezzo della propria offerta alle richieste del board ma se avessero l’intenzione dovrebbero annunciarlo entro oggi.
Manca una settimana alla fine dell’offerta pubblica di acquisto (Opa) totalitaria promossa dall’azionista Progetto Co-Val su Mittel a 1,75 euro per azione.
Ad oggi non conviene addentrarsi nella procedura dell’operazione in quanto il titolo si è già adeguato in Borsa al prezzo dell’offerta e quindi a chi intende vedere a tale cifra conviene farlo in Borsa anziché consegnare i titoli in Opa, la quale prevede che il corrispettivo sia pagato il 19 ottobre (o il 2 novembre in caso di riapertura dei termini).
Senza contare che i consiglieri indipendenti del cda lo scorso 14 settembre hanno giudicato non congruo il prezzo dell’offerta (partita il 17 settembre), basandosi anche sul parere dell’advisor indipendente Lazard. Quest’ultimo, applicando tre metodi di valutazione diversi, è giunto a stimare un Nav medio compreso nel range 2,20-252 euro, quindi con un potenziale upside compreso tra il 25% e il 45% rispetto a quanto messo sul piatto dai proponenti l’offerta.
Tuttavia, i proponenti non hanno mostrato finora l’intenzione di adeguare il prezzo della propria offerta alle richieste del board ma se ne avessero l’intenzione dovrebbero annunciarlo entro oggi.
Al momento sono arrivare basse adesioni all’Opa. Secondo gli ultimi aggiornamenti di Borsa Italiana di ieri, sono stati apportati complessivamente titoli pari allo 0,14994% del totale oggetto dell’offerta.
L’offerta è stata lanciata lo scorso 17 luglio dalla società Progetto Co-Val, che riunisce le azioni Mittel possedute dalla Blue Fashion di Franco Stocchi, imprenditore tessile che aveva rilevato le storiche quote di Zaleski, e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.
L’obbligo di lanciare l’offerta consegue al perfezionamento del conferimento di azioni in Progetto Co-Val effettuato dai due suddetti partner, già azionisti di Mittel rispettivamente con il 26,47% e il 12,38% di Mittel. L’Opa non è condizionata al raggiungimento di una soglia minima e non è finalizzata al delisting. Dal momento del lancio dell’Opa il prezzo del titolo in Borsa si è sostanzialmente allineato agli 1,75 euro per azione offerti.
Progetto Co-Val ha incrementato la propria partecipazione al 41,573% con una serie di acquisti di pacchetti sul mercato.
Stocchi, inoltre, ha altre interessenza in Mittel tramite la partecipazione di Blue Fashion (0,073% del capitale) e a titolo personale (0,046%).
Gli altri azionisti rilevanti di Mittel sono l’Istituto Atesino di Sviluppo (con il 9,501% del capitale), e Rosario Bifulco (cui fa capo il 7,663%), presidente e Ad della merchant bank.
In ogni caso bisognerà vedere anche come si relazioneranno gli azionisti e il cda al termine dell’offerta, soprattutto alla luce del nuovo equilibrio dell’assetto azionario che si delineerà e della posizione presa dai consiglieri indipendenti sull’offerta. Il mandato dell’attuale board, nominato il 27 gennaio 2017, andrà in scadenza il 31 dicembre 2019.
Dal punto di vista del business, la società negli ultimi anni è stata oggetto di una riorganizzazione che l’ha portata oggi a trasformarsi in una holding di partecipazioni che investe in Pmi italiane ad alto potenziale (tra gli investimenti più recenti si ricordano Ceramica Cielo, Imc e il gruppo Zaffiro). La strategia al contempo prevede anche la dismissione degli asset non considerati più strategici e la riduzione dei costi.
La bontà del lavoro fatto finora è testimoniato dai buoni conti evidenziati dalla semestrale, con i ricavi saliti dai 15,3 milioni dei primi sei mesi del 2017 a 55,9 milioni, grazie al consolidamento dei risultati generati dalle partecipazioni di maggioranza acquisite nel precedente esercizio.
Tornando all’Opa, secondo indiscrezioni di stampa, un socio ha inviato alla Consob un esposto relativo al fatto che il prezzo offerto è troppo basso.