Giornata nera per il Ftse Italia Tecnologia, che ieri ha archiviato le contrattazioni a -5,1%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-4,5%) e il Ftse Mib (-1,7%).
Piazza Affari ha chiuso mediamente in linea con le altre borse del Vecchio Continente, affossate anche dall’intonazione negativa di Wall Street. Il sentiment degli investitori resta negativo, condizionato da diversi fattori di incertezza tra cui i dubbi legati alla crescita globale e alle politiche delle banche centrali, le tensioni commerciali e la stabilità dell’Ue, fino alla Brexit. In Italia focus ancora sulla manovra finanziaria che ha suscitato critiche da Bruxelles, Fmi, Bankitalia e Ufficio parlamentare di bilancio, oltre all’agenzia di rating Moody’s. Tria ha comunque confermato le stime di crescita contenute nella NaDef e lo spread è tornato ieri sotto i 300 bp.
Tornando al settore IT di piazza Affari, la big cap Stm chiude in calo del 5,8%, appesantito dalla debolezza del comparto dei microchip che ha riportato anche il Nasdaq sui minimi da luglio.
In controtendenza Telecom Italia (+1,3%) che nel frattempo ha annunciato il traguardo dei 2.500 comuni italiani raggiunti dai servizi in banda ultralarga su rete fissa.
Ancora vendite sulla mid cap Reply (-4,9%) mentre fra le small cap scattano i realizzi su Eurotech (-6,9%). Negativa Esprinet (-2,3%) su cui Banca IMI ha ridotto il target price a 6,1 euro. Intanto l’azienda ha siglato un accordo per la distribuzione dei prodotti S3+, che comprende la linea di RAM & Componenti e Memorie Flash & SSD.