Il Ftse Italia Tecnologia ha archiviato la settimana dal 15 al 19 ottobre in ribasso del 2,4%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+0,2%) e il Ftse Mib (-0,9%).
Milano è stata l’osservata speciale fra le Borse Europee, a causa della manovra finanziaria che impensierisce la Commissione Europea e i Paesi membri dell’eurozona, preoccupati dal debito elevato e da un potenziale effetto contagio. Dopo la consegna, da parte del commissario Moscovici, della lettera con i rilievi espressi da Bruxelles l’Italia rischia una procedura per infrazione delle regole e deve fornire entro oggi a mezzogiorno i chiarimenti richiesti. Intanto lo spread ha superato i 335 punti base, riportandosi sui massimi dal 2013, per poi ridimensionarsi grazie ad alcune dichiarazioni dello stesso Moscovici e di Salvini. A livello internazionale sono stati diffusi mercoledì i verbali del Fomc che hanno confermato il graduale rialzo dei tassi, mentre a Wall Street prosegue la stagione delle trimestrali.
Tornando al comparto IT di Piazza Affari la big cap Stm archivia i cinque giorni in calo del 3%, in scia alla debolezza del settore. Segnali negativi dalla guidance leggermente inferiore alle attese di Tsmc, parzialmente controbilanciati dalle indicazioni positive emerse dai conti dell’olandese Asml. Il tutto in attesa dei risultati dell’azienda italo-francese, in uscita il 24 ottobre.
Positiva invece Telecom Italia (+1,8%), dopo le parole dell’Ad Amos Genish, secondo cui il titolo è sottovalutato. In settimana si è tenuta una due giorni dei top manager incentrata sull’implementazione del vecchio piano DigiTim e sul nuovo piano industriale 2019-2021. Smentite invece le indiscrezioni che volevano Vivendi pronta a chiedere la nomina di 4 ulteriori consiglieri e ad opporsi allo scorporo della rete.
Intanto il consiglio di Stato ha respinto il ricorso di Persidera sull’assegnazione dei multiplex nel 2009 ma ha imposto all’Agcom di compensare lo squilibrio originato in quella circostanza tenendone conto nella prossima assegnazione di frequenze nel passaggio degli operatori tlc alla banda 700 MHz. Ben intonata anche la mid cap Reply (+3,2%).
Fra le small cap svetta Tecnoinvestimenti (+7,6%), che sta procedendo alla riorganizzazione di Visura e delle sue controllate.
In luce anche Eurotech (+6,4%) che ha annunciato le collaborazioni con Canonical e Software AG.
Poco mossa Cad It (+0,4%), la quale ha reso noto che il diritto di recesso nell’ambito della fusione inversa con Cad è stato esercitato dal 21,94% del capitale sociale.
Sottotono Piteco (-4,%) dopo il closing dell’acquisizione del 56% di Myrios.
Male anche Be (-6%), Tiscali (-5,2%) e It Way (-10,9%).
Infine, a livello internazionale, si segnala il deal da 2 miliardi di dollari tra le statunitensi Twilio e Sendgrid, attive nelle marketing technologies.