Sale dello 0,2% l’indice settoriale della moda. Una perfromance sostanzialmente in linea a quella messa a segno dal corrispondente indice europeo di confronto (-0,1%).
Ancora in rosso Piazza Affari che passa in negativo dopo una partenza in forte rialzo e chiude la seduta a -0,6 per cento.
Inversione che riflette il cambio di passo dei titoli di Stato, dopo la risposta del ministro Tria a Bruxelles in cui sono stati confermati i target di deficit e rapporto debito/pil.
La palla torna alla Commissione europea, che sembra propendere per una bocciatura della manovra.
L’iter prevede dapprima una richiesta di modifica del progetto di legge di bilancio, a cui adempiere entro 3 settimane e successivamente l’eventuale avvio di una procedura per infrazione della regola di riduzione del debito.
Tra le big della moda riflettori puntati su Salvatore Ferragamo, in progresso del 7,4 per cento.
A muovere il titolo, oltre al ritorno dei rumors sulla vendita della società dopo il decesso di Wanda Miletti Ferragamo, le manovre di politica monetaria in Cina (38% del fatturato complessivo del gruppo).
Nella nota la Bank of China (PBOC) ha implementato dei grossi stimoli di politica monetaria, grazie al taglio delle tasse per il prossimo anno per circa l’1% del Pil.
Chiude in calo dell’1% Luxottica, in attesa del dato sul fatturato del 3Q 2018, in linea con le stime degli analisti che si attendevano una crescita del 2,5% a 2,2 miliardi.
Tra le Mid Cap in testa Tod’s a +2,2%. Acquisti anche su Geox (+1,6%) e Brunello Cucinelli (+1,9%), mentre persistono le vendite su Ovs, in ribasso del per cento.
Spiccano le performance di Stefanel (+5,7%) e Piquadro (+2,1%) tra le società meno capitalizzate.