ll Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un ribasso dell’1% e al di sotto dell’analogo europeo (-0,1%), risentendo del calo registrato dal comparto bancario (-1,5%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,6%).
I mercati rimangono sempre preoccupati per le possibili conseguenze sul bilancio pubblico. Lo scorso venerdì l’agenzia Moody’s ha risotto il rating sull’Italia da ‘Baa2’ a ‘Baa3’ (decisione già scontata dai mercati), riportando però l’outlook da negativo a stabile.
Nel frattempo, l’esecutivo tricolore ha fatto arrivare una lettera di risposta ai rilievi della Commissione Europea, con l’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria, che ha fatto presente come “il Governo italiano è cosciente di avere scelto un’impostazione della politica di bilancio non in linea con le norme applicative del Patto di stabilità e crescita”.
Il ministro dell’Economia ha però precisato che “il Governo italiano non ha alcuna intenzione di modificare gli obiettivi di deficit/Pil e debito/Pil per il 2019”, facendo però presente che “qualora i rapporti deficit/Pil e debito/Pil dovessero salire oltre gli obiettivi annunciati, il Governo italiano interverrà adottando tutte le misure necessarie affinché i target siano rigorosamente rispettati”.
La nuova seduta difficile del settore creditizio si è riflessa anche sui titoli dell’asset management, tra i quali Anima (-4,3%). Tiene botta Fineco (-0,2%).
Gli acquisti premiano Exor (+0,6%), che ha beneficiato del buon andamento della controllata quotata Fca.
Nel Mid Cap altra pessima giornata per Banca Ifis (-8,4%). Frena doBank (-1,4%), mentre risale di poco Cerved (+0,1%), il cui Ad Marco Nespolo lascerà l’incarico a partire da fine mese.
Tra le Small Cap nuovo rimbalzo per Banca Intermobiliare (+3,8%), i cui vertici sono alle prese con il rilancio della banca. Qualche presa di profitto su DeA Capital (-0,2%), tra le migliori nella scorsa ottava.