Utility – Settore flat (+0,1%), vendite su Falck Renewables (-2,1%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso sostanzialmente invariato (+0,1%), facendo meglio sia del corrispondente indice europeo (-0,3%) sia del Ftse Mib (-0,6%).

Nella seduta l’attenzione degli investitori è rimasta focalizzata in particolare sul giudizio di Moody’s, con l’abbassamento del rating sul merito creditizio italiano di un notch, ovvero da ‘Baa2’ a ‘Baa3’, con outlook stabile.

Intanto il ministro dell’Economia Tria ha risposto alla Commissione Europea confermando i target di deficit e rapporto debito/pil.

Sull’obbligazionario il rendimento sul Btp decennale è risalito al 3,48 per cento, con lo spread dal Bund che si è ampliato nuovamente in area 304 punti base.

Tra i titoli del settore utility presenti nel Ftse Mib la migliore è stata Italgas a +1,6% (leggi anche il Company Insight: Italgas – Un piano di investimenti massiccio a sostegno del titolo).

A seguire A2A (+0,3%) che, insieme a Lario Reti Holding, ha concluso la procedura di obbligo di acquisto sulle azioni ordinarie di Acsm Agam non portate in adesione all’Opa obbligatoria totalitaria, pari a circa il 4,82% del capitale.

Al termine dell’operazione è stato portato in adesione all’obbligo di acquisto, al prezzo unitario di 2,47 euro, circa il 5,136% delle azioni ordinarie oggetto dell’obbligo di acquisto e a circa lo 0,247% del capitale ordinario di Acsm Agam (n. 488.229 azioni).

Poco mossa anche Enel (+0,2%) che ha dato il via, attraverso la controllata brasiliana per la rinnovabili, alla costruzione del parco solare Sao Goncalo da 475 MW a Sao Gonçalo do Gurgueia, nello stato brasiliano nordorientale di Piauí.

In flessione dell’1,2% Snam. L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha pubblicato il 2° documento di consultazione relativo all’attività di trasporto del gas per il periodo compreso tra il primo gennaio del 2020 e il 31 dicembre del 2023.

Tra le Mid ha fatto meglio Iren (+0,6%), che intende portare avanti la strategia di crescita, in continuità con quanto realizzato negli ultimi anni.

Ad anticipare le prossimi mosse in ambito M&A il presidente di Iren Paolo Peveraro in un articolo pubblicato ieri mattina da “Affari&Finanza” del quotidiano “La Repubblica”, nel quale si aggiunge che sul tavolo ci sono 20 interessanti dossier aperti, una parte dei quali potrebbe essere chiusa già nei prossimi mesi.

Debole Erg (-1,2%), il cui amministratore delegato, Luca Bettonte, ha dichiarato tra l’altro, in occasione della celebrazione degli 80 anni di vita del gruppo attivo nella produzione di energia elettrica prevalentemente da fonti rinnovabili, che il target di Ebitda al 2022 sarà superiore ai 600 milioni di euro.

Inoltre il gruppo genovese ha annunciato che a breve presenterà un’offerta vincolante per gli 85 MW di capacità installata nel fotovoltaico messi in vendita da Glenmont Partners.

In coda alle società a media capitalizzazione del settore Falck Renewables che ha ceduto il 2,1 per cento.

Infine tra le Small la migliore è stata Edison con un +0,7 per cento.

Infine si segnala che a settembre la domanda di energia elettrica in Italia è aumentata del 3,6% rispetto ai volumi registrati ad settembre del 2017.