Moncler, dopo aver archiviato il terzo trimestre consecutivo con ricavi in crescita (+15,2% a 379,1 milioni), chiude il periodo cumulato gennaio-settembre con vendite in aumento del 18,4% a 872,7 milioni (+23% a cambi costanti).
Nei primi nove mesi 2018, la maison del piumino ha messo a segno performance molto buone in tutte le aree geografiche in cui opera e in entrambi i canali distributivi.
Nel dettaglio dell’analisi del giro d’affari per area geografica, emerge la crescita del 31,9% a 339,1 milioni (+39% a cambi costanti) dell’area Asia Resto del mondo. Uno sviluppo superiore alla media del gruppo che ha beneficiato dell’incremento delle vendite in Corea e in Giappone, oltre al consolidamento del mercato cinese.
Positivo l’andamento dei ricavi anche in Emea, seconda area in termini di fatturato per il gruppo (31% sul totale), aumentati del 13,3% a 272,5 milioni. Una performance sostenuta dalla crescita a doppia cifra del canale retail.
Salgono del 10,3% a 138,3 milioni (+19% a cambi costanti) le vendite nelle Americhe, grazie allo sviluppo del giro d’affari in Canada e Stati Uniti.
A livello di canale distributivo, aumentano del 25% a 597,3 milioni le vendite dirette retail (68% del fatturato), grazie ad una significativa crescita organica e allo sviluppo della rete di negozi monomarca a gestione diretta.
Raggiungono quota 275,4 milioni i ricavi wholsale, aumentati del 6,4% rispetto al pari periodo del 2017. Un andamento trainato dalla risposta positiva dei clienti alle collezioni autunno-inverno, dal successo dei lanci di Moncler Genius e dallo sviluppo degli shop-in-shop.
Si segnala che, al 30 settembre 2018, la rete di negozi monomarca conta 214 punti vendita diretti retail, in aumento di 13 unità rispetto a fine dicembre 2017, e 67 store wholesales (shop-in-shop), 8 unità in più da inizio anno.