ll Ftse Italia Servizi Finanziari inizia chiude con un progresso dello 0,8% e in direzione opposta rispetto all’analogo europeo (-0,2%), beneficiando della buona verve del comparto bancario (+1,1%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,7%) in una seduta contraddistinta dalla minore operatività per la festa di tutti i Santi.
Il focus dei mercati resta rivolto ai possibili impatti sul bilancio pubblico italiano. Gli investitori aspettano l’esito della trattativa tra esecutivo e Commissione Europea dopo la bocciatura della legge di Bilancio da parte di Bruxelles, che intanto ha acceso un faro sul debito pubblico italiano. Il Governo dispone di poco meno di quindici giorni per fornire dettagli.
La seduta positiva del settore creditizio si è riflessa anche sui titoli dell’asset management, con Fineco (+1,5%), Banca Generali (+1,9%), Banca Mediolanum (+1,8%), Azimut (+0,9%) e Anima (+1,4%), i cui accordi con Poste Italiane (+3,2%), sono diventati efficaci ieri.
In luce Exor (+0,4%), mossasi in scia all’andamento in rialzo delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap continua la rimonta di Banca Ifis (+3%), mentre scattano i realizzi su doBank (-2,5%) dopo lo sprint della giornata precedente.
Nuovo passo falso di Cerved (-1,7%), che risente ancora dei conti dei primi nove mesi del 2018 inferiori alle attese, anche se in crescita.
Tra le Small Cap nuovo stop per Banca Intermobiliare (-0,3%), i cui vertici sono alle prese con il rilancio. Risale Banca Sistema (+1,2%), i cui risultati dei primi nove mesi hanno evidenziato un utile netto in calo.