ll Ftse Italia Servizi Finanziari archivia la settimana con un rosso del 2,3% e nettamente al di sotto dell’analogo europeo (-0,1%), risentendo del pessimo andamento del comparto bancario (-4%) e uniformandosi al Ftse Mib (-2%).
Il focus dei mercati resta rivolto ai possibili impatti sul bilancio pubblico italiano. Ancora di più dopo che nella missiva di risposta alla Commissione Europea, l’esecutivo Conte ha lasciato fermi i saldi stabiliti nella manovra finanziaria.
L’organismo europeo ha comunicato che si esprimerà il prossimo 21 novembre, con all’orizzonte possibili sanzioni per eccesso di deficit o di debito.
Nel 2019 il tasso di crescita del Pil è rimasto invariato all’1,5% (1,6% nel 2020), mentre il rapporto deficit/Pil al 2,4% (2,9% le stime della Commissione UE).
Il rapporto debito/Pil è stimato in calo al 129,2% nel 2019 e al 127,3% nel 2020 dal 130,9% di quest’anno. Per garantire la riduzione del debito, il Governo ha inserito proventi attesi pari all’1% del Pil legati a privatizzazioni.
La performance negativa del settore creditizio si è riflessa anche sui titoli dell’asset management, soprattutto Anima (-10,5%), mentre Banca Generali, Fineco, Banca Mediolanum e Azimut lasciano sul terreno tra il 2% e il 3 per cento.
Tonfo di Poste Italiane (-5,2%), che ha risentito dell’andamento dello spread e anche di qualche realizzo dopo i rialzi seguiti alla pubblicazione dei conti dei primi nove mesi.
Limita le perdite Exor (-0,8%), il cui board ha dato il semaforo verde a un buy-back da 300 milioni.
Nel Mid Cap risale Banca Ifis (+3,6%), che ha acquistato due portafogli di Npl da 454 milioni, mentre frena doBank (-3,8%), che secondo indiscrezioni di stampa starebbe lavorando alla creazione di una piattaforma di gestione. Settimana sull’ottovolante per Cerved (-3,7%), che secondo rumor di stampa si sarebbe sfilata dalla corsa per rilevare Oasi.
Tra le Small Cap realizzi su Banca Intermobiliare (-6,1%), che ha completato l’iter per il trasferimento del rischio relativo al portafoglio di Npl cartolarizzato. Scatta MutuiOnline (+4,5%), dopo che i conti dei primi nove mesi hanno messo in luce una crescita a doppia cifra di ricavi e margini e con la società che ha rilevato il restante 49% del capitale di 7Pixel, mentre crolla Banca Sistema (-8,1%), che ha avviato un programma di sostegno alla liquidità del titolo.