Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso la seduta in frazionale rialzo dello 0,7%, in controtendenza al Ftse Mib (-0,3%) e sovraperformando il corrispondente indice europeo di riferimento (+0,2%).
Riflettori puntati sulla Commissione europea, che domani rilascerà il proprio parere sulle leggi di bilancio dei Paesi dell’Unione e probabilmente aprirà una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia. Lo spread Btp-Bund si è attestato a 312 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,51 per cento.
Tra le Big, la migliore è stata Enel (+1,4%), la cui controllata spagnola Endesa ha dato vita al nuovo business Endesa X e ha presentato un piano di costruzione di oltre 100mila stazioni di ricarica per macchine elettriche nei prossimi cinque anni.
Seguita da A2A che ha chiuso in sostanziale parità (+0,1%). In lieve calo Snam (-0,1%), che ha siglato un protocollo d’intesa con il Ministero della Difesa e Difesa Servizi, finalizzato allo studio del possibile utilizzo del gas naturale e del gas rinnovabile (biometano) per gli automezzi delle Forze Armate.
In territorio negativo Terna (-1,5%), che ha sottoscritto un accordo modificativo dell’ESG linked Revolving Credit Facility di back-up stipulata lo scorso 24 settembre con un pool di banche, al fine di incrementare l’ammontare complessivo della linea di 900 milioni a 1,15 miliardi a fronte del subentro nell’operazione di Mediobanca – Banca di Credito Finanziario quale nuovo istituto finanziatore.
Si segnala che la società ha staccato l’acconto sul dividendo 2018.
Tra i titoli a media capitalizzazione, Iren guadagna il mezzo punto percentuale, seguita da Falck Renewables, in perfetta parità.
Acea lascia sul terreno l’1,8 per cento.
Tra le Small Cap, bene Biancamano (+2,4%). In perfetta parità Acsm-Agam.
In coda K.R. Energy, che lascia sul terreno il 4,4 per cento.