Prismi (Aim) – Outlook 2018, valore produzione fra 21,7 e 22,7 milioni

Prismi prevede di chiudere il 2018 con un valore della produzione consolidato compreso tra 21,7 e 22,7 milioni (15 milioni nel 2017, con una crescita compresa tra il 45% e il 51%) e un Ebitda margin consolidato compreso tra il 15% e il 18% (6,3% nel 2017, con una crescita compresa tra il 138% e il 186%).

Si ricorda che il Piano Industriale comunicato a febbraio di quest’anno stimava un valore della produzione per il 2018 pari a 21,2 milioni con un Ebitda margin del 23 per cento.

Tale piano era stato redatto secondo principi contabili italiani, mentre l’outlook 2018 è stato redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS. Se l’outlook 2018 fosse stato redatto secondo i principi contabili italiani i risultati sarebbero stati, sia in termini di Valore della Produzione che di EBITDA, superiori di circa 0,1 milioni.

È intenzione della Società redigere un nuovo Piano Industriale che esprima i valori secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS.

L’outlook prevede che le vendite saranno superiori rispetto alle formulazioni del Piano Industriale, mentre l’Ebitda sarà inferiore alle stesse previsioni. Tale scostamento dell’Ebitda è da individuare, principalmente, nelle seguenti ragioni.

Innanzitutto, per la Capogruppo hanno inciso prevalentemente i costi commerciali, cresciuti per il forte incremento dei volumi che hanno alzato ai massimi livelli tutte le incentivazioni previste per la forza di vendita, oltre che per la gestione e il controllo della rete stessa. Inoltre la riduzione dei costi diretti di lead generation della società, traferiti al variabile per circa un terzo dei volumi, vista la crescita dei volumi stessi, ha rappresentato anch’essa una ragione significativa di incremento dei costi commerciali.

Per ciò che riguarda Wellnet, la fase di start up e di integrazione delle 3 realtà costituenti la nuova società è stata più lunga e complessa di quanto previsto e, soprattutto sul fronte commerciale, soltanto nel secondo semestre si sta riuscendo a raggiungere il regime che era nelle premesse. Non trascurabili anche i costi connessi al cambio della nuova sede.

Infine, il progetto relativo ad Ingrandimenti non è decollato nella misura prevista e, anche per questo, la società verrà prossimamente incorporata nella Capogruppo.

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