Il Ftse Italia Banche chiude con un progresso dell’1,2% e sovra-perfomando di oltre un punto percentuale l’omologo europeo (+0,1%), tenendo a galla anche il Ftse Mib (-0,2%).
L’attenzione degli investitori continua ad essere rivolta alla tenuta dei conti pubblici italiani. Il mercato resta in attesa dell’evolversi del dialogo tra Commissione Europea e Governo italiano sui target della manovra economica varata da Roma dopo le prove di distensione dello scorso fine settimana.
Tuttavia, al momento non è ancora chiaro su come l’esecutivo tricolore agirà concretamente per correggere la legge di Bilancio per evitare l’avvio formale di una procedura d’infrazione per deficit eccessivo.
“Il Governo italiano deve prendere provvedimenti concreti ma soprattutto serve una correzione consistente dei conti. Un taglio del deficit limitato allo 0,2% non è sufficiente perché la distanza rimane molto ampia. È necessario che il governo italiano corregga il proprio corso per quanto riguarda le politiche fiscali e macroeconomiche perché la direzione attuale sembra essere controproducente”, ha sottolineato in un’intervista il vice presidente dell’organismo comunitario, Valdis Dombrovskis.
“Stiamo attentamente valutando se si possano trovare spazi finanziari per migliorare l’equilibrio tra la necessità di sostenere la crescita e la necessità di consolidare la sostenibilità dei conti pubblici. Il Governo sta dialogando in modo virtuoso con la Commissione europea per trovare miglioramenti condivisi”, ha affermato il ministro dell’Economia, Giovanni Tria.
“Faremo di tutto per arrivare a una soluzione condivisa ma nel rispetto dell’impostazione che abbiamo dato alla manovra e senza arrivare a nessuno stravolgimento Confidiamo di avere margini di manovra rispetto a quelli che saranno i saldi finali e le verifiche tecniche. Confidiamo che da questa interlocuzione nasca una soluzione condivisa. Stiamo facendo la nostra parte e, devo dire la verità, da parte delle istituzioni europee ho trovato molta disponibilità perché questo accada”, ha dichiarato il premier, Giuseppe Conte.
In tale scenario lo spread Btp-Bund si mantiene stabile in area 290 pb (fonte Mts Markets), consentendo al comparto bancario di continuare il trend positivo.
Acquisti sui i titoli del Ftse Mib, con Banco Bpm (+4,4%) ancora in grande spolvero in attesa di novità a breve sul fronte del riassetto del credito al consumo e sul de-risking. Bene UniCredit (+1,9%), che ha collocato un bond senior non-preferred in dollari da 3 miliardi con scadenza a cinque anni.
Denaro anche sul Mid Cap con Credem (+0,4%) e Popolare Sondrio (+0,7%). In merito a quest’ultima si segnala che il Senato ha dato l’ok alla proroga fino a fine 2019 per la trasformazione in spa. Rallenta Creval (-0,1%).
Scatto più pronunciato per Mps (+3,5%), con l’istituto che resta sotto i riflettori per i possibili impatti sulla solidità patrimoniale legati all’andamento dello spread e che secondo indiscrezioni di stampa ha rimandato al 2019 l’emissione di titoli subordinati.
Tra le Small Cap altro rimbalzo di Carige (+11,1%) che quota intorno a 0,002 euro, per cui sono giorni decisivi per approvare le manovre di rafforzamento patrimoniale, visto anche che entro il 30 novembre deve presentare alla Bce il nuovo piano di conservazione del capitale. Nel frattempo, le principali banche aderenti allo Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd) sembrano orientati a dare il via libera alla sottoscrizione di una quota di 320 milioni su un totale di 400 milioni del bond subordinato che la banca emetterà a breve. Frena Banco Desio (-0,3%), che starebbe valutando la potenziale incorporazione di Banca Popolare di Spoleto.