ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con una flessione dello 0,2% e allineato all’analogo europeo (-0,1%), beneficiando solo in minima parte della seduta positiva del comparto bancario (+1,2%) e uniformandosi sostanzialmente al Ftse Mib (-0,2%).
Il focus dei mercati resta rivolto ai possibili impatti sul bilancio pubblico italiano. Gli investitori attendono l’esito dell’interlocuzione tra Bruxelles e Roma sugli obiettivi della legge di Bilancio varata da Roma dopo i tentativi di disgelo dello scorso week end.
Tuttavia, allo stato attuale non è ancora dato sapere come il Governo italiano interverrà concretamente per rivedere la manovra ed evitare l’avvio formale di una procedura d’infrazione per deficit eccessivo.
“Il Governo italiano deve prendere provvedimenti concreti ma soprattutto serve una correzione consistente dei conti. Un taglio del deficit limitato allo 0,2% non è sufficiente perché la distanza rimane molto ampia. È necessario che il governo italiano corregga il proprio corso per quanto riguarda le politiche fiscali e macroeconomiche perché la direzione attuale sembra essere controproducente”, ha precisato in un’intervista il vice presidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis.
“Stiamo attentamente valutando se si possano trovare spazi finanziari per migliorare l’equilibrio tra la necessità di sostenere la crescita e la necessità di consolidare la sostenibilità dei conti pubblici. Il Governo sta dialogando in modo virtuoso con la Commissione europea per trovare miglioramenti condivisi”, ha dichiarato l’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria.
“Faremo di tutto per arrivare a una soluzione condivisa ma nel rispetto dell’impostazione che abbiamo dato alla manovra e senza arrivare a nessuno stravolgimento Confidiamo di avere margini di manovra rispetto a quelli che saranno i saldi finali e le verifiche tecniche. Confidiamo che da questa interlocuzione nasca una soluzione condivisa. Stiamo facendo la nostra parte e, devo dire la verità, da parte delle istituzioni europee ho trovato molta disponibilità perché questo accada”, ha fatto presente il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
La buona verve settore creditizio ha impattato solo parzialmente sui titoli dell’asset management, tra i quali tengono meglio Azimut (-0,4%) e Banca Mediolanum (-0,1%).
Vendite su Poste Italiane (-1,5%), dopo che Amazon ha ottenuto dal ministero dello Sviluppo Economico l’autorizzazione a operare direttamente in Italia come servizio di trasporto postale e con il gruppo che secondo rumor di stampa starebbe valutando lo spin-off del patrimonio immobiliare non strumentale.
Nel Mid Cap riparte la corsa Banca Ifis (+6,3%), mentre prosegue quella di doBank (+1,6%), che secondo indiscrezioni di stampa sarebbe una delle due cordate in corsa per aggiudicarsi gli Npl che Banco Bpm intende vendere. Risale leggermente Cerved (+0,3%).
Tra le Small Cap crolla Banca Intermobiliare (-11,7%) con il cda che ha approvato i termini dell’aumento di capitale, mentre continua il trend positivo di Banca Sistema (+1,6%).