Il Ftse Italia Banche chiude con un ribasso dello 0,9% e al di sotto dell’omologo europeo (-0,2%), frenando in parte anche il Ftse Mib (+0,2%).
L’attenzione degli investitori continua ad essere rivolta alla tenuta dei conti pubblici italiani. Il mercato resta in attesa dell’evolversi del dialogo tra Commissione Europea e Governo italiano sui target della manovra economica varata da Roma dopo le prove di distensione dello scorso fine settimana.
Tuttavia, al momento non è ancora chiaro su come l’esecutivo tricolore agirà concretamente per correggere la manovra per evitare l’avvio formale di una procedura d’infrazione per deficit eccessivo.
“Dobbiamo tenere i conti in ordine quindi la stabilità del quadro di finanza pubblica è fondamentale. Le reazioni dei mercati finanziari non ci lasciano assolutamente indifferenti. Il fatto che lo spread sia ancora alto per quanto ci riguarda è una questione che si sicuramente come autorità di Governo non mi trova distratto. Stiamo lavorando perché questa situazione venga superata”, ha affermato il premier, Giuseppe Conte.
In tale scenario lo spread Btp-Bund si mantiene ancora stabile in area 290 pb (fonte Mts Markets). Nonostante questo, sul comparto bancario scatta qualche presa di profitto dopo il recupero messo a segno nelle ultime sedute.
Realizzi su quasi tutti i titoli del Ftse Mib, tra cui (seppure solo marginalmente) Banco Bpm (-0,2%), reduce da un forte rally negli ultimi giorni e il cui cda si è riunito ieri per decidere sul fronte del riassetto del credito al consumo e sul de-risking, e UniCredit (-1,2%), il cui Ceo Jean Pierre Mustier in un’intervista ha spiegato la decisione di emettere il bond senior non-preffered e con la banca che nel frattempo procede nella riduzione dello stock di crediti deteriorati.
Sul Mid Cap tengono Credem (-0,2%) e Creval (+0,4%), mentre frena Popolare Sondrio (-1,6%). Prosegue il rimbalzo di Mps (+5,9%), con l’istituto che resta sotto i riflettori per i possibili impatti sulla solidità patrimoniale legati all’andamento dello spread.
Tra le Small Cap tornano le vendite su Carige (-5%) che quota intorno a 0,002 euro, il cui cda si è riunito ieri per definire il piano di conservazione del capitale che sarà inviato oggi alla Bce e per decidere in merito alle caratteristiche del bond subordinato da 400 milioni che sarà emesso a breve, in attesa che domani l’assemblea dello Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi dia l’assenso a sottoscrivere una quota di 320 milioni dello stesso.
Lettera su Banco Desio (-2,8%), che sta studiando la fattibilità di un’incorporazione di Banca Popolare di Spoleto.