Chiude soprà la parità l’indice settoriale della moda (+0,3%) nell’ultima settimana di novembre. Performance superiore a quella messa a segno dal corrispondente indice europeo di confronto, in calo dello 0,8%. In progresso del 2,5% invece il Ftse Mib.
Un’analisi sul settore da parte degli analisti di McKinsey, ha previsto la crescita del McKinsey Global Fashion Index dal 3,5 al 4,5% (indice formato da un panel di 500 aziende del settore), leggermente inferiore rispetto al 2018 (4-5%), con la Greater China destinata a superare gli Stati Uniti, diventando così il primo mercato mondiale del settore.
A fronte delle nuove sfide che attendono il settore, McKinsey prevede che il 2019 sarà un anno modellato dai cambiamento del comportamento e del modo di agire dei consumatori. Una trasformazione legata alla tecnologia, alle cause sociali e ai problemi di fiducia, oltre al potenziale sconvolgimento da eventi geopolitici e macroeconomici.
Tra le big, riflettori puntati su Luxottica, in progresso dell’1,9 per cento. EssilorLuxottica è salito al 93,3% del capitale , dopo i risultati provvisori derivanti dal termine del periodo di adesione all’offerta pubblica di scambio obbligatoria sulle azioni ordinarie in circolazione di Luxottica Group.
Il presidente esecutivo, Leonardo Del Vecchio, ha presentato ufficialmente EssilorLuxottica agli stakeholders e alla comunità finanziaria. Nel dettaglio il gruppo possiede 150mila dipendenti, ha un fatturato di 16 miliardi realizzato in oltre 150 paesi e vanta una capitalizzazione di Borsa di circa 40 miliardi di euro.
Luxottica che uscirà dal Ftse Mib il prossimo 4 dicembre.
Vendite invece su Moncler (-4,3%).
Tra le Mid Cap, ottava positive per Brunello Cucinelli (+4%) e Ovs (+7%).
Sopra la parità Zucchi (+6,3%) tra le società meno capitalizzate. Una performance che ha beneficiato dell’annuncio della sottoscrizione di nove nuovi contratti commerciali con Descamps, utili a rinnovare e rafforzare la partenership commerciale tra le parti.
Le stesse hanno altresì ridefinito il piano di riscadenziamento del debito vantato da Descamps nei confronti di Zucchi per 5,9 milioni.
Cede il 6,7% Safilo Group. Il board ha approvato i termini e le condizioni finali dell’aumento di capitale in opzione, per massimi 150 milioni, deliberato dall’assemblea straordinaria degli azionisti lo scorso 29 ottobre.
Venerdì la società ha comunicato su richiesta di Multibrands Italy, che la condizione relativa al prezzo di offerta di cui all’accordo di sottoscrizione stipulato in data 26 settembre 2018 tra le parti e la successiva approvazione dei termini e delle condizioni dell’aumento di capitale deliberato dai soci di Safilo, risulta soddisfatta.