ll Ftse Italia Servizi Finanziari inizia l’ottava con un rialzo del 2,9% e “superando” l’analogo europeo (+1,9%), beneficiando dell’ottima verve del comparto bancario (+3,1%) e uniformandosi al Ftse Mib (+2,3%).
Il focus dei mercati resta rivolto ai possibili impatti sul bilancio pubblico italiano. Gli investitori sembrano più ottimisti sul fatto che Commissione Europea ed esecutivo italiano possano raggiungere un’intesa sulla manovra economica italiana dopo i toni più calmi delle ultime sedute, evitando così l’avvio di una formale procedura d’infrazione contro Roma da parte di Bruxelles.
Secondo la stampa l’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria, ha affermato che il Governo sta trattando con la Commissione UE una riduzione del rapporto deficit/Pil per il 2019 in area 1,9-2% rispetto al 2,4% attualmente stabilito dalla legge di Bilancio tricolore. “Sì, le cifre sono queste, ma molto possiamo fare in base alle misure che adotteremo e come le adotteremo”, ha dichiarato Tria secondo quanto riportato da Repubblica e Stampa.
“C’è stato un cambio di tono da parte dell’Italia, il dialogo è in corso. C’è un’atmosfera diversa, si percepisce la volontà italiana di ridurre il gap esistente con l’Unione Europea sul progetto di legge di bilancio per il 2019. Le ultime proposte italiane “vanno nella giusta direzione ma il gap è ancora presente e dobbiamo eliminarlo”, ha fatto presente il Commissario agli Affari Economici, Pierre Moscovici.
“Non siamo alla fine della strada, dobbiamo continuare a lavorare insieme. La Commissione si sta preparando a prendere una decisione. A questo punto ci sarebbe la necessità di una procedura di infrazione, dobbiamo prepararla ma nel frattempo stiamo dialogando con l’Italia e speriamo che la situazione possa cambiare”, ha aggiunto l’esponente comunitario.
A rendere la giornata positiva anche l’allentarsi almeno momentaneo, delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.
La nuova seduta sugli scudi del settore creditizio si è riflessa anche sui titoli dell’asset management, con Banca Generali (+4,2%) in gran spolvero sostenuta anche dalla diffusione del nuovo piano strategico 2019-2021 che prevede anche l’espansione all’estero. Brillante anche Azimut (+4%).
Forti acquisti su Exor (+3,8%), mossasi in scia all’ottima performance delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap scatta qualche presa di profitto su Banca Ifis (-0,4%), nel giorno in cui ha lanciato un’offerta di riacquisto parziale sul bond da 300 milioni, mentre prosegue il rally di doBank (+3,6%), con la società che fa parte membro di una delle cordate in corsa per aggiudicarsi gli Npl che Banco Bpm intende vendere. Continua il recupero di Cerved (+2,4%), che riduce ancora il gap accumulato nell’ultimo mese.
Tra le Small Cap rimbalza Banca Intermobiliare (+5,2%) nel giorno in cui è partito l’aumento di capitale da 91 milioni e la negoziazione dei relativi diritti. Frena Mittel (-1,7%), che ha registrato l’uscita di scena dell’Ad Rosario Bifulco e con il cda che ha varato il nuovo assetto di governance.