Ieri il Ftse Italia Salute ha chiuso con un -1,9 per cento, al di sopra comunque sia del corrispondente indice europeo (-3,4%) sia del Ftse Mib (-3,5%).
Il tutto in un clima di incertezza legato tra l’altro all’appiattimento della curva dei tassi Usa e all’evoluzione del scontro commerciale tra Stati Uniti e Cina.
A pesare ulteriormente anche la vicenda dell’arresto in Canada, ma su richiesta degli Usa, del cfo di Huawei Technologies Weng Wanzhou per presunte violazioni delle sanzioni iraniane.
Male entrambe le Big del settore, con Recordati e Diasorin in calo rispettivamente del 2,1% e del 6,3 per cento.
In relazione alla prima si riporta che è scattato l’obbligo di offerta pubblica di acquisto totalitaria sulle azioni della società milanese da parte di Rossini Investimenti, veicolo utilizzato dal fondo CVC Capital Partners.
Inoltre Recordati ha comunicato le dimissioni dall’attuale Cda di Alberto Recordati, Marco Vitale e Paolo Fresia.
Ad alimentare le vendite su Diasorin il downgrade da parte di Kepler Cheuvreux che ha abbassato sia la raccomandazione a hold dal precedente buy sia il target price a 76 euro dal precedente 100 euro.
Tra le Mid la migliore è stata Sol con un +3,5 per cento.
Acquisti su Amplifon (+1%) che dal 27 dicembre entrerà nel Ftse Mib.
Vendite su tutte le Small del settore con MolMed che ha fatto meglio seppur con un -1 per cento.
In calo del 2% Pierrel su cui si riporta che lo scorso 29 novembre Fin Posillipo è salita al 50,058% del capitale sociale dal precedente 49,769% dello scorso 12 novembre.
Garofalo Health Care ha invece ceduto il 2,3 per cento.
Ha comunicato che Equita SIM, quale agente per la stabilizzazione sulle azioni della società, ha esercitato integralmente, per conto di Credit Suisse e della stessa Equita SIM quali Joint Global Coordinator, l’opzione greenshoe per 2 milioni di azioni.