Servizi Finanziari – Tornano gli acquisti (+1%), in luce B. Mediolanum (+1,7%)

ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un calo dell’1% e allineato all’analogo europeo (+0,8%), risentendo solo marginalmente della nuova frenata del comparto bancario (-0,4%) e uniformandosi al Ftse Mib (+1%).

Il focus dei mercati continua ad essere rivolto ai possibili impatti sul bilancio pubblico italiano. Gli investitori aspettano di capire come di fatto Commissione Europea ed esecutivo italiano possano raggiungere un’intesa sulla manovra economica, evitando così l’avvio di una formale procedura d’infrazione contro Roma da parte di Bruxelles.

Ormai le tempistiche sono ridotte, con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che oggi avrà un vertice con il numero uno della Commissione Europea, Jean Claude Juncker. Parteciperà anche l’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria.

“Speriamo che ci siano correzioni sostanziali alla legge di bilancio da parte dell’Italia, in assenza di questo siamo pronti ai prossimi passi procedurali”, ha sottolineato ancora una volta il vice presidente della Commissione UE, Valdis Dombrovskis.

“Non andrò con il libro dei sogni ma con lo spettro completo del progetto riformatore del governo: mi confronterò sui numeri consapevole che la manovra risponde a esigenze del Paese ma entro i vincoli europei. Il Governo sta facendo di tutto per andare incontro alle perplessità della Commissione UE e dilatarle, rivendicando il diritto di effettuare una manovra di carattere espansivo”, ha dichiarato Conte.

“Se siamo costretti ad uno scostamento del deficit non lo facciamo a cuor leggero ma per realizzare gli obiettivi che gli italiani ci chiedono con prepotente urgenza. Sono fiducioso sul buon esito della trattativa”, ha precisato il premier.

“Se possibile un accordo con la UE sarebbe preferibile andare in direzione di un minore deficit. Occorre recuperare la fiducia dei mercati, il che può avere un effetto espansivo più di una manovra espansiva”, ha affermato Tria.

“È possibile evitare la procedura di infrazione UE, si tratta di prendere una decisione politica su come utilizzare i possibili risparmi che si aggiungono alla manovra. Non e’ vero che la manovra sarà completamente diversa, quello che si sta rivedendo è il costo. Entro la giornata si arriverà a determinare i possibili saldi, poi ci sarà una decisione politica sulle misure da adottare”, ha aggiunto il ministro dell’Economia.

Il nuovo rallentamento del settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali Banca Mediolanum (+1,7%) risulta vivace e Anima (+2,7%) prova a rimontare dopo i ribassi degli ultimi giorni.

Tornano gli acquisti su Exor (+0,9%), mossasi in scia alla risalita delle principali controllate quotate.

Nel Mid Cap continua il saliscendi di Banca Ifis (+3,5%), che ha concluso un’offerta di riacquisto parziale su un bond da 300 milioni. Prosegue il momento incolore di Cerved (-1,2%).

Nuovamente in rosso doBank (-3,5%), il cui consorzio in gara per il pacchetto da 7,8 miliardi di Npl si Banco Bpm è stato superato da quella formato da Elliott e Fonspa.

Tra le Small Cap frena di nuovo Banca Intermobiliare (-0,5%), nell’ultimo giorno di negoziazione dei diritti di opzione legati all’aumento di capitale. Ancora realizzi su Banca Sistema (-1,6%).