Sprint in avvio di seduta per Trevi nel giorno del CdA chiamato a deliberare sulla manovra di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione del debito.
Dopo pochi minuti dall’apertura, il titolo è entrato infatti in asta di volatilità con un rialzo teorico del 13,1% a 0,362 euro.
La manovra prevede un aumento di capitale da 130 milioni, da offrire in opzione ai soci, e una conversione del debito verso le banche finanziatrici in azioni ordinarie fino a un massimo di 310 milioni, con un rapporto di conversione 4,5:1.
Nell’aumento di capitale, Cassa Depositi e Prestiti e il fondo Polaris Capital Management potrebbero sottoscrivere circa 80 milioni, aumentando la propria quota a fronte della diluizione della partecipazione di Trevi Holding.
Lo riporta Il Sole 24 Ore, riproponendo un’indiscrezione già circolata negli scorsi mesi.
Attualmente Trevi Holding è il principale azionista con una quota del 32,7%, seguita da CDP con il 16,8% e Polaris con il 10 per cento.