Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso in sostanziale parità (+1,9%), sovraperformando sia il Ftse Mib (+1,6%) sia l’Euro Stoxx 600 Utilites (+1,3%).
Sull’obbligazionario, l’esito della trattativa tra il Roma e Bruxelles ha spinto verso il basso i rendimenti dei governativi italiani. Il decennale si è attestato al 2,79%, con lo spread verso il Bund a 254 punti (-16 pb).
Tra le Big, tutte in territorio positivo, la migliore è stata Enel (+2,2%), seguita da A2A in progresso dell’1,5 per cento.
In coda Italgas, che ha chiuso in frazionale rialzo dello 0,5 per cento.
Tra i titoli a media capitalizzazione, brillano Erg (+3,9%) e Iren (+3,4%).
Il gruppo guidato da Luca Bettonte, attraverso la controllata Windpark Linda, ha sottoscritto un contratto ventennale di project finance non recourse da 24 milioni per il parco eolico Linda situato in Germania, nella regione del Saxony – Anhalt, con una capacità totale installata di 21,6 MW.
Erg inoltre ha perfezionato un programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili a medio lungo termine (Euro Medium Term Notes Programme – EMTN) per un importo massimo complessivo di 1 miliardo.
In relazione al gruppo guidato da Massimiliano Bianco, il Comune di Genova, tramite la controllata al 100% Finanziaria Sviluppo Utilities (FSU), ha perfezionato l’acquisto di circa il 2,5% del capitale di Iren con la procedura di reverse abb al prezzo di 2,15 euro per azione per un esborso complessivo di 70,4 milioni.
La multi-utility emiliana nei prossimi mesi avvierà i lavori per la costruzione del nuovo depuratore di Cornigliano (Genova), con un investimento di circa 80 milioni. Il nuovo depuratore servirà l’area occidentale di Genova, circa 250 mila abitanti, ed entrerà in servizio a pieno regime nel 2021.
Le azioni Hera hanno guadagnato l’1,6 per cento.
Tra le Small Cap, ben comprata Alerion Clean Power (+5,3%), diametralmente opposta Biancamano.