Utility – Acquisti sul settore (+2,3%) trainato da Enel (+3,3%) e dalle Mid

L’ottava oggi conclusasi ha fatto registrare buone performance per il settore utility e rinnovabili, con il Ftse Italia Servizi Pubblici che ha evidenziato un +2,3%, risultando in controtendenza sia all’indice di riferimento europeo, l’Euro Stoxx 600 Utilities (-1,5%) sia al Ftse Mib (-2,7%).

Tra le Big la migliore è stata Enel (+3,3%). La divisione del gruppo Enel dedicata ai servizi innovativi e alle soluzioni digitali, Enel X, ha siglato un accordo con Infracapital per la creazione di una piattaforma dedicata a progetti di efficienza energetica per clienti commerciali e industriali.

Il gruppo controllato congiuntamente da Enel e da Cdp, Open Fiber, ha vinto il terzo bando di gara per la costruzione della rete pubblica per la banda ultra larga in Puglia, Calabria e Sardegna. L’aggiudicazione prevede uno stanziamento pubblico di 103 milioni.

Il gruppo guidato da Francesco Starace sarebbe molto vicino alla conclusione della vendita della quota del 50% detenuta nella joint venture EF Solare al socio F2i, per un controvalore stimato in circa 200 milioni.

In coda Snam (-2,6%), tramite la controllata Tep Energy Solution, attiva nel settore dell’efficienza energetica, ha siglato un accordo con Deloitte, società di revisione e consulenza, per riqualificare i condomìni italiani con tecniche innovative utilizzando il meccanismo della cessione del credito d’imposta e riducendo così l’importo da pagare per i proprietari.

Il consorzio composto dal colosso di San Donato (60%), Enagás (20%) e Fluxys (20%) ha concluso l’acquisto dall’agenzia greca per le privatizzazioni HRADF e da HellenicPetroleum del 66% di DESFA, operatore nazionale nel settore delle infrastrutture del gas naturale, per un controvalore di 535 milioni.

La società considerando le azioni già in portafoglio, al 20 dicembre 2018 detiene 168.197.663 azioni proprie, pari al 4,85% del capitale sociale.

Tra i titolo a media capitalizzazione, ben comprata Iren (+6%). Il Comune di Genova, tramite la controllata al 100% Finanziaria Sviluppo Utilities (FSU), ha perfezionato l’acquisto di circa il 2,5% del capitale di Iren con la procedura di reverse abb al prezzo di 2,15 euro per azione per un esborso complessivo di 70,4 milioni.

La multi-utility emiliana nei prossimi mesi avvierà i lavori per la costruzione del nuovo depuratore di Cornigliano (Genova), con un investimento di circa 80 milioni. Il nuovo depuratore servirà l’area occidentale di Genova, circa 250 mila abitanti, ed entrerà in servizio a pieno regime nel 2021.

Segue Erg (+5,7%), Il gruppo guidato da Luca Bettonte, attraverso la controllata Windpark Linda, ha sottoscritto un contratto ventennale di projectfinance non recourse da 24 milioni per il parco eolico Linda situato in Germania, nella regione del Saxony – Anhalt, con una capacità totale installata di 21,6 MW.

La società ha perfezionato un programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili a medio lungo termine (Euro Medium Term Notes Programme – EMTN) per un importo massimo complessivo di 1 miliardo.

Hera ha guadagnato il 2,4 per cento. La società ha siglato un accordo con Amadori per la realizzazione di un impianto di cogenerazione che fornirà energia pulita per il polo produttivo di Cesena. A regime, il polo tecnologico–energetico sarà in grado di esprimere importanti performance ambientali, evitando ogni anno il consumo di circa 400 tonnellate equivalenti di petrolio e l’emissione di 900 tonnellate di CO2, pari all’assorbimento di un anno di un bosco di 150 ettari. Un beneficio ambientale quantificabile anche in oltre 600 automobili a gasolio in meno in circolazione.

La società ha reso noto che sarà operativo entro il primo trimestre 2019 il progetto di integrazione tra le attività di distribuzione del gas naturale di Inrete e di CMV Servizi e tra le attività di vendita di energia di Hera Comm e di CMV Energia e Impianti.

Tra le Small Cap, unica positiva Alerion Clean Power (+1,1%).

Forti vendite su Biancamano (-7,2%) A fine novembre il gruppo riporta un indebitamento finanziario netto pari a 109,9 milioni, in leggero calo rispetto ai 112,6 milioni del mese precedente.

In profondo rosso Seri Industrial (-12,9%) ha autorizzato la controllata Industrie Composizione Stampati (ICS) a sottoscrivere con Coes Company (Coes) un contratto di affitto di ramo di azienda, con cui quest’ultima concede a ICS un ramo di azienda per le attività di stampaggio di raccordi e di estrusione di tubi per il settore termo/idro sanitario.

Gruppo Waste Italia (sospesa), ammessa dal Tribunale di Milano alla procedura di concordato preventivo, ha reso noto che è stata rinviata al prossimo 27 marzo 2019 l’adunanza dei creditori del concordato preventivo Gruppo Waste Italia, precedentemente fissata per il 19 dicembre 2018.

Si riporta che sono stati firmati tre Ppa (PowerPurchase Agreement) decennali per l’acquisto di energia solare prodotta in Sicilia in regime di market parity, vale a dire a costi competitivi con quelli sostenuti dai produttori energetici tradizionali (fonti fossili) senza bisogno di sussidi o incentivi. La multinazionale Canadian Solar e il socio veronese Manni Group hanno venduto a TrailStone l’intera produzione dei prossimi dieci anni di 5 impianti fotovoltaici  per una potenza complessiva di 17,6 MW, che dovrebbero entrare in esercizio entro il secondo trimestre del 2019.

Si ricorda che, in base ai dati diffusi da Terna, nel mese di novembre dell’anno in corso la domanda di energia elettrica in Italia è diminuita dell’1,4% rispetto ai volumi registrati a novembre del 2017. Depurando il dato dall’effetto temperatura e a parità di calendario, la variazione della domanda è negativa (-0,7%). A livello territoriale, la variazione tendenziale di novembre 2018 è stata ovunque negativa: al Nord (-1,7%), al Centro (-1%) e al Sud (-1%).

Inoltre si segnala che la produzione nazionale netta (23,9 miliardi di kWh) è diminuita dell’1,1%. In forte aumento la fonte di produzione idrica (+118,8%), in calo le altre fonti (termica -12,9%; eolica -10,2%; fotovoltaica -7,1%; geotermica -2,7%).

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti (Arera) ha aggiornato gli obblighi di messa in servizio degli smart meter gas di classe G4-G6 per le imprese distributrici con più di 50.000 clienti finali.

Infine, Parlamento europeo e Direzione Ambiente, affari marittimi e pesca della Commissione Europea hanno raggiunto l’accordo che vieta le plastiche monouso dal 2021 e introduce limiti e obblighi su altri prodotti plastici. Il testo verrà votato il prossimo gennaio e i paesi membri avranno due anni di tempo dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ue per adeguarsi alla direttiva.