Il Ftse Italia Banche chiude con un ribasso dello 0,5% e in direzione leggermente opposta rispetto all’omologo europeo (+0,1%), frenando anche il Ftse Mib (-0,6%).
Il settore creditizio, che nella seduta di giovedì aveva tentato un recupero nella prima parte della seduta, prosegue anche in questi primi giorni del nuovo anno sulla falsariga del 2018, con lo spread Btp Bund che ieri è risalito fino a 270-275 pb dopo che nei giorni precedenti si era stabilizzato in area 250-255 pb (fonte Mts Markets) dopo il compromesso trovato nelle scorse settimane tra Commissione Europea e Governo italiano sulla legge di Bilancio.
A pesare in questo frangente sono soprattutto le preoccupazioni legate al rallentamento della crescita globale, a partire da quella della seconda economia mondiale, la Cina, a causa dei dazi introdotti dagli Stati Uniti.
Giornata di vendite per tutti i titoli del Ftse Mib, tra i quali Intesa Sanpaolo e Mediobanca riescono a contenere il calo sotto il mezzo punto percentuale.
Sul Mid Cap bene Credem (+0,8%) e Popolare Sondrio (+3,4%), con quest’ultima che rimonta alla grande dopo il deludente inizio di 2019, mentre risulta ancora debole Creval (-0,4%). Ritraccia pesantemente Mps (-3,9%), dopo il brillante avvio d’anno seguito all’accelerazione nel de-risking con la cessione di 3,5 miliardi di crediti problematici e con la banca che resta tra quelle più condizionate dagli andamenti dello spread.
Tra le Small Cap riflettori puntati ancora su Carige, con la Consob che ha disposto la sospensione delle negoziazioni per tutta la durata dell’amministrazione straordinaria, con il mercato che si interroga sul futuro della banca al termine di questo periodo. Intanto, l’ex Ad (ora commissario straordinario), Fabio Innocenzi, che in un’intervista ha rimarcato la solidità patrimoniale dell’istituto, aggiungendo che proseguono le manovre esplorativa nell’ottica di una potenziale aggregazione e ribadendo quanto aveva già detto l’ex presidente (anche lui ora commissario straordinario), Pietro Modiano sempre in un’intervista. Prosegue l’ottimo inizio di 2019 da parte di Banca Finnat (+3,1%).