Il Ftse Italia Banche inizia la settimana con un progresso dell’1,6% e sovra-performando di un punto percentuale l’omologo europeo (+0,6%) e sostenendo il Ftse Mib (+0,6%).
A favorire la prosecuzione degli acquisti, nonostante continuino ad esserci timori per il rallentamento dell’economia globale, sono gli ultimi sviluppi sul fronte internazionale, con il primo round di negoziati del 2019 tra Stati Uniti e Cina per arrivare ad una soluzione della diatriba commerciale, i dati sul mercato del lavoro americano nettamente migliori delle attese e le dichiarazioni del presidente della Fed, Jerome Powell, sul fatto che la politica monetaria sarà flessibile e terrà conto dell’andamento del ciclo economico.
L’andamento del comparto bancario è supportato anche dalla sostanziale stabilità dello spread Btp-Bund, che si mantiene in area 270 pb (fonte Mts Markets) ma nettamente al di sotto della soglia critica di 300 pb, dopo il compromesso raggiunto nelle scorse settimana tra Governo italiano e Commissione Europea sulla legge di Bilancio 2019.
Seduta positiva per i titoli del Ftse Mib, tra i quali spiccano Intesa Sanpaolo (+1,7%), UniCredit (+2,6%) e Ubi (+1,9%).
Tra le Mid Cap frenano Credem (-0,4%) e Popolare Sondrio (-0,4%), mentre prosegue il trend favorevole di questo inizio d’anno di Mps (+0,7%), che ha ulteriormente accelerato il de-risking con la cessione di 3,5 miliardi di crediti problematici, e di Creval (+1,3%).
Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige nonostante sia stata temporaneamente sospesa dalle contrattazioni per decisioni della Consob, con l’attenzione rivolta all’incontro tra i commissari e gli esponenti del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd), che ha sottoscritto il bond da 320 milioni della banca ligure, alla luce del nuovo scenario di amministrazione straordinaria. Il tutto sempre sotto l’osservazione della Bce. Ritraccia Banca Finnat (-1,8%).