Scatta il countdown per la presentazione del nuovo piano industriale al 2021 di Bper, attesa per la prima metà di febbraio 2019, secondo quanto riportano gli ultimi rumor di stampa. Oltre all’ulteriore accelerazione nel de-risking e nella riduzione dei costi, è prevista la definizione di alcune operazioni straordinarie: l’acquisizione di Unipol Banca, l’acquisto del restante 49% del Banco di Sardegna e del rimanente 40% di Arca Holding, quest’ultimo insieme a Popolare Sondrio.
Entro la prima metà di febbraio i vertici di Bper dovrebbero alzare il velo sul nuovo piano strategico 2019-2021. E nei prossimi giorni è attesa la definizione degli ultimi dettagli.
È quanto riportano rumor di stampa. La presentazione del piano, inizialmente fissata per dopo l’estate, è slittata a seguito dell’incertezza riferita al quadro politico che ha provocato l’allargamento dello spread. Inoltre, sempre secondo indiscrezioni, il rinvio è stato dovuto anche al fatto che la banca emiliana voleva definire alcune operazioni straordinarie, da includere nello stesso.
Si segnala che il cda della banca modenese si riunirà il prossimo 7 febbraio 2019 per l’approvazione dei risultati preliminari relativi all’esercizio 2018, mentre per quelli definitivi il board è fissato per il 5 marzo 2019.
Tornando al piano, come detto Bper è alle prese con la definizione di alcune operazioni straordinarie.
Secondo rumor di stampa, una di queste fa riferimento all’acquisto del restante 49% di Banco di Sardegna, di cui Bper detiene il 51%, dall’omonima fondazione, con cui sono in corso dei negoziati. Il deal potrebbe essere perfezionato tramite uno swap, con la Fondazione Banco di Sardegna che, in cambio della sua quota nella banca sarda, riceverebbe azioni della capogruppo Bper.
Un altro dossier riguarda la possibile acquisizione di Unipol Banca. Carlo Cimbri, Ad di Unipol, ha ribadito recentemente come Bper sia una delle opzioni per la controllata bancaria. Nelle scorse settimane sono circolate voci circa una possibile accelerazione della trattativa, per cui sono al lavoro per i dettagli tecnici gli advisor delle stesse Bper e Unipol.
L’operazione consentirebbe alla banca emiliana di rafforzare la propria presenza commerciale, oltre che rafforzare l’asse con Unipol, primo azionista di Bper con una quota di poco oltre il 15% e con cui è in essere una partnership nella bancassurance.
Non bisogna poi dimenticare l’acquisto del 40% di Arca Holding detenuto dalle ex venete, per cui la banca modenese ha presentato una proposta congiunta insieme a Popolare Sondrio. La risposta dei commissari liquidatori, secondo le indiscrezioni di stampa più recenti, potrebbe arrivare in questo inizio di 2019.
Dal punto di vista operativo, l’ulteriore accelerazione del de-risking sarà uno dei punti cardine. Secondo rumor di stampa, è prevista la riduzione dello stock di Npl di altri 1,9 miliardi oltre a quelle già programmate/finalizzate. Lo stesso Ad di Unipol, Carlo Cimbri, ha chiesto un’accelerazione in tal senso.
L’altro punto chiave riguarda l’ulteriore riduzione dei costi, con il cost/income che nelle intenzioni dovrebbe scendere sotto il 60%, chiudendo altri sportelli.