Il Ftse Italia Banche chiude con un progresso dello 0,5% e in linea all’omologo europeo (+0,7%), supportando anche il Ftse Mib (+0,6%).
Il comparto bancario archivia dunque un’altra seduta positiva, beneficiando anche alla sostanziale stabilità dello spread Btp-Bund in area 265 pb (fonte Mts Markets). Il tutto grazie anche al recente compromesso raggiunto tra Governo italiano e Commissione Europea sulla legge di Bilancio 2019. A sostenere l’andamento anche il maggiore ottimismo internazionale, dopo i progressi nel negoziato commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Intanto, i dati pubblicati da Bankitalia continuano a certificare il trend di riduzione delle sofferenze delle banche italiane.
Seduta di acquisti sui titoli del Ftse Mib, incluse UniCredit (+1,2%), che ha collocato due bond senior non-preferred in dollari per un ammontare complessivo di 3 miliardi, Intesa Sanpaolo (+0,7%) e Ubi (+0,9%).
Sul Mid Cap prevalgono le vendite su Credem (-0,2%), che secondo quanto riportato dalla stampa ha collocato un covered bond quinquennale da 750 milioni, mentre terminano positivamente Popolare Sondrio (+0,4%) e Creval (+0,7%). Tornano subito gli acquisti su Mps (+0,5%) dopo la frenata di mercoledì, supportati dall’accelerazione nel de-risking con la cessione di 3,5 miliardi di crediti problematici.
Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige anche se temporaneamente sospesa dalle contrattazioni per decisione della Consob, con il Governo che ha varato un decreto-legge a sostegno della banca ligure in caso di necessità. Nel frattempo, i commissari straordinari, che hanno ribadito che la nazionalizzazione non sarà necessaria, intendono velocizzare il de-risking, in vista del piano industriale che sarà pronto entro fine febbraio 2019. Rallenta Banca Finnat (-0,3%).