Class Editori – Cda approva aggiornamento del Piano Industriale 2018-2021

Il board di Class Editori ha approvato un aggiornamento del Piano Industriale 2018-2021, le cui linee guida erano state approvate lo scorso 26 giugno 2018.

L’aggiornamento riguarda i dati contabili del 2018, mutati in conseguenza di due fattori.

Il primo riguarda la diversa modalità di esecuzione della cessione delle attività di distribuzione di flussi informativi finanziari: nella versione precedente del Piano era stata ipotizzata la cessione di singole attività, ma l’operazione è stata eseguita tramite la cessione di ramo d’azienda e ha comportato la classificazione del valore realizzato di 5,4 milioni come provento non ricorrente, invece che ricavo ed Ebitda.

La seconda modifica, invece, è inerente al ritardo rilevato alla prevista dismissione di alcuni asset, necessaria per reperire risorse finanziarie volte sia a coprire gli impegni a breve termine del gruppo sia a finanziare le azioni del Piano. Tale ritardo non ha avuto impatti sul risultato economico, ma ha comportato uno slittamento al 2019 di flussi finanziari in entrata previsti nel 2018.

Pertanto, il risultato proforma 2018, con il consolidamento di Gambero Rosso per 12 mesi, prevede ricavi per 78,8 milioni e un Ebitda positivo di 0,7 milioni. Invece, considerando il consolidamento a partire dal 1° giugno 2018, i ricavi sarebbero pari a 72,2 milioni e l’Ebitda negativo per 0,7 milioni.

Infine, si segnala che il Cda è stato informato dell’andamento delle negoziazioni con le banche finanziatrici del gruppo per il riscadenziamento del debito esistente e la revisione del covenant finanziario, avviate lo scorso giugno 2018.

Il riscadenziamento riguarda la durata dei finanziamenti in essere e quattro rate in conto capitale, a partire da quelle scadute il 30 giugno e il 31 dicembre 2018 e quelle successive (30 giugno e 31 dicembre 2019).

Nonostante il mancato pagamento della quota capitale delle due rate scadute, ad oggi nessuna delle società del gruppo ha ricevuto alcuna comunicazione da parte delle banche finanziatrici in merito alla volontà di avvalersi della facoltà di dichiarare risolto l’accordo, tenuto anche conto che sono in corso le pratiche per il riscadenziamento dei finanziamenti e delle linee di credito.