Chiude con un rialzo dello 0,8% il Ftse Media Italia facendo meglio dell’Euro Stoxx Tmi Media (+0,4%). In crescita la Borsa di Milano (+1,6%).
A prendersi la scena a livello internazionale è stato il Regno Unito con Londra che è stata l’unica in controtendenza (-0,5%) tra i principali listini europei all’indomani della sconfitta di Theresa May sulla Brexit, mentre ieri sera il Parlamento britannico ha votato la fiducia al governo con 325 voti a favore.
Tra le Mid Cap bene Mondadori Editore (+2%), che si è conferma il primo editore italiano digitale con 30 milioni di utenti unici al mese e 26 milioni di fan suisocial network.
In controtendenza Mediaset (-0,7%). Nel mese di dicembre Fininvest ha acquistato 30,15 milioni azioni del Biscione, pari al 2,55% del capitale, per 77,5 milioni. Così facendo la holding della famiglia Berlusconi ha consolidato il controllo su Mediaset salendo al 43,7% del capitale e al 45,4% dei diritti di voto. Si ricorda che a novembre Fininvest aveva acquistato lo 0,91% di Mediaset.
Nelle Small Cap si segnala un’altra seduta pimpante per Giglio Group, che ha messo a segno un +19,8 per cento.
Acquisti su Rcs Mediagroup (+7%). Una dinamica riconducibile probabilmente al lancio di Rcs Academy, business school della casa editrice milanese, previsto per marzo.
Lettera su Class Editori, in calo dell’1,5 per cento. Il board ha approvato un aggiornamento del Piano Industriale 2018-2021, le cui linee guida erano state approvate lo scorso 26 giugno 2018. Nel dettaglio, le modifiche riguardano i dati contabili del 2018 e il risultato proforma 2018, con il consolidamento di Gambero Rosso per 12 mesi, è previsto a 78,8 milioni di ricavi e un Ebitda a +0,7 milioni. Invece, se si considera il consolidamento a partire dal 1° giugno 2018, la stima sarebbe di 72,2 milioni di Ricavi e -0,7 milioni di Ebitda.