Tecnologia – Settore debole con Stm (-1,9%), Tim in rialzo (+2,1%)

Il Ftse Italia Tecnologia termina la seduta di giovedì in calo dell’1,6%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+0,1%) e il Ftse Mib (invariato).

Dopo una partenza fiacca Milano ha ridotto le perdite, oscillando intorno alla parità per gran parte della sessione. Poco mossi anche gli altri eurolistini, paralizzati da alcuni fattori di incertezza che scoraggiano gli acquisti. Focus ancora sulla Brexit, dopo la conferma della fiducia a Theresa May che è tornata al lavoro per evitare un’uscita senza accordo dall’UE.

Negli Usa riflettori nuovamente puntati sui rapporto con la Cina, con Huawei tornata nel mirino delle autorità statunitensi per presunti furti di proprietà intellettuali tecnologiche a partner statunitensi.

Tornando al comparto IT di Piazza Affari, la big cap Stm arretra dell’1,9%, appesantita dall’outlook deludente per il primo trimestre 2019 del produttore taiwanese di microchip TSMC.

In rialzo, invece, le azioni Telecom Italia (+2,1%), il cui Cda si è riunito in giornata ma senza affrontare, come riportato da fonti stampa, la cessione di Persidera.

Nel frattempo, l’Agcom ha diffuso i dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni, secondo cui le linee ultrabroadband sono salite al 41% delle reti fisse totali. Il quadro competitivo degli accessi broadband e ultrabroadband vede Tim quale maggiore operatore con 44,5%, seguito da Vodafone, Fastweb e Wind Tre con quote comprese tra il 14 ed il 15 per cento.

Poco mossa la mid cap Reply (+0,2%). Fra le small cap rimbalza Eems (+8,8%) mentre chiudono deboli Eurotech (-2,4%) e Gpi (-2,1%).