Moda – Comparto a +1,1%, bene Moncler tra le Big (+1,9%)

Avanza dello 1,1% nella seduta di ieri l’indice settoriale della moda. Performance superiore a quella del corrispondente indice europeo di confronto (-0,6%). Termina con un +0,8% Piazza Affari.

A tener banco tra gli investitori è sempre il rallentamento della crescita globale, oltre agli sviluppi delle trattative commerciali tra Usa e Cina.

Al riguardo, infatti, il consigliere economico statunitense, Larry Kudlow, ha ribadito l’importanza della visita del vice premier cinese, Liu He, a fine mese per i negoziati di alto livello.

Nel Ftse Mib acquisti su Moncler (+1,9%). Martedì la maison del piumino ha comunicato di aver acquistato azioni proprie per 6,7 milioni tra il 16 e il 18 gennaio scorsi.

Tra le Mid Cap ben intonate Brunello Cucinelli (+2%) e Ovs (+1,8%).

Male Tod’s, che ha terminato la seduta in rosso del 5,9 per cento. Le vendite sono state sostenute dai dati sulle vendite preliminari del 2018, divulgati mercoledì sera, a mercati chiusi, sotto le attese degli analisti. Il fatturato consolidato è diminuito dello 0,5% a 958,2 milioni, mentre a cambi correnti si è attestato a 940,4 milioni (-2,4%). Nel 4Q 2018, invece, le vendite del gruppo sono state pari a 234,4 milioni (-2,6% rispetto al 4Q 2017),  al di sotto del consensus degli analisti (240 milioni).

La migliore delle Small Cap è stata Ratti (+3,5%), che da inizio anno ha guadagnato il 15,9 per cento.

In frazionale ribasso Csp International (-0,3%). La società ha raggiunto un ipotesi di accordo per attivare contratto di solidarietà con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali territoriali di Carpi e dal prossimo 4 febbraio attiverà una cassa integrazione ordinaria per 90 dipendenti.

Inverte la rotta Stefanel (-2,2%), dopo il +5% della seduta precedente.