Tecnologia – Stm (+11,8%) trascina il comparto nell’ottava, male Tim

Nella settimana dal 21 al 25 gennaio il Ftse Italia Tecnologia ha realizzato un guadagno del 10,4%, sovraperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+3,1%) e il Ftse Mib (+0,5%).

L’ottava si è aperta con la revisione al ribasso, da parte del Fondo monetario internazionale, delle stime sull’economia mondiale per il prossimo biennio, a cui hanno fatto seguito i moniti della Bce, che ha riconosciuto un rallentamento dell’economia dell’eurozona e un peggioramento dei rischi.

L’istituto ha inoltre ha confermato i tassi su livelli attuali almeno fino all’estate, ribadendo la necessità di una politica monetaria accomodante. Oltreoceano focus sullo shutdown e sulle tensioni Usa-Cina, in attesa degli incontri della prossima settimana che non dovrebbero comunque portare ad una soluzione definitiva.

Tornando a piazza Affari, la big cap Stm termina i cinque giorni con un progresso dell’11,8%, dopo i conti del quarto trimestre che hanno evidenziato numeri poco sopra le attese e nonostante la guidance deludente per i primi mesi del 2019.

Nel periodo ottobre-dicembre 2018 Stm ha riportato ricavi netti pari a 2,6 miliardi di dollari (+7,4% a/a), un Ebit di 443 milioni di dollari (+7,8% a/a) e un utile netto di 419 milioni di dollari (+35,2% a/a) mentre nel 2018 ha realizzato ricavi netti per 9,7 miliardi di dollari (+15,8% a/a), un Ebit di 1.400 milioni di dollari (+39,3% a/a) e un utile netto di 1.293 milioni di dollari (+59,6% a/a).

Da segnalare la guidance sotto le previsioni di Asml, leader nella fornitura di macchinari per la produzione di semiconduttori e fornitore di Stm.

In calo la tlc Telecom Italia (-5,8%), con Vivendi che insiste per anticipare entro la fine di febbraio l’assemblea per la revoca di 5 amministratori e la nomina di altri 5, prevista per il 29 marzo.

Intanto l’attuale Ad, Luigi Gubitosi, starebbe guardando alle diverse opzioni per il futuro della rete fissa della compagnia. Tra gli scenari possibili anche un accordo di condivisione della rete o di fusione con Open Fiber.

Si ricorda inoltre che l’AgCom ha bocciato l’ipotesi di scorporo della rete fissa in una società interamente controllata da parte di Tim, in quanto quest’ultima continuerebbe ad essere un soggetto con una significativa forza di mercato ai fini della definizione di mercato rilevante. Infine, la società ha annunciato la costituzione della funzione Chief Revenue Office.

Da segnalare nel comparto tlc i risultati di Vodafone Italia.

In rialzo la mid cap Reply (+5,1%), mentre fra le small cap vola It Way (+48%), che si riporta sui livelli di circa 3 mesi fa. Spicca anche Exprivia (+22,3%), acquisti su Txt (+7,2%).

Flat Techedge che ha reso noto l’esericizio dell’opzione greenshoe da parte dei Joint Global Coordinators in data 18 gennaio 2019.

In rialzo Sesa (+1,6%) che a seguito dei recenti acquisti possiede complessivamente 61.177 azioni ordinarie proprie, pari allo 0,39% dell’attuale capitale sociale.

Debole Be (-1%) che ha annunciato l’avvio della terza fase del piano di buy-back.

A livello internazionale si segnalano i conti di Ibm e quelli deludenti di Intel.