Utility – Comparto a +1,5%, ben comprata Snam (+1,5%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1,5 per cento, facendo meglio del Ftse Mib (+0,5%) e allineandosi all’Euro Stoxx 600 Utilities (+1,4%).

Scarsi movimenti sull’obbligazionario, con lo spread Btp-Bund in lieve calo a 243 punti base e il rendimento del decennale italiano al 2,63 per cento.

Tra le Big la migliore è stata Snam che ha chiuso in progresso del 2,1%, seguita da Italgas (+2%).

In coda Terna (+1,3%) che tuttavia ha toccato il massimo storico a quota 5,43 euro. Una performance che giunge nonostante alcune criticità espresse dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) in un parere inviato al Ministero dello Sviluppo Economico sul piano di sviluppo decennale del 2018.

Tra i titoli a media capitalizzazione ben comprate Iren (+2,1%) ed Hera (+2%).

Ascopiave ha chiuso in parità. Il Cda della società insieme a quello di Unigas Distribuzione (Unigas) hanno approvato la fusione per incorporazione di Unigas in Ascopiave, a cui segue la concentrazione in Edigas Esercizio Distribuzione Gas delle attività operative di Unigas nel settore reti.

Le società perseguono così l’obiettivo di consolidare in capo a un unico operatore le attività da esse svolte nel settore della distribuzione del gas in alcune aree della Lombardia.

Il completamento dell’operazione è previsto entro il primo semestre 2019.

Tra le Small Cap acquisti su Acsm-Agam in progresso del 2,1 per cento.

Edison ha chiuso in parità.

Si riporta infine che Quercus, gestore di fondi europei focalizzato su investimenti in infrastrutture rinnovabili, ha avviato una nuova fase di fundraising con l’obiettivo di raccogliere ulteriori 150 milioni da investire nei prossimi due anni in Italia ed Europa occidentale.