Kairos, Azimut, Mediolanum e le altre sgr, che nell’ultima assemblea si sono astenuti dall’approvare la fusione tra la newco non quotata creata dal gruppo SolarEdge e l’azienda umbra sotto Opa, si sono rivolti alla Consob chiedendo delucidazioni sulle modalità dell’offerta lanciata dalla società americana.
E’ quanto si apprende da Milano Finanza.
Da un’intervista di Market Insight a Massimo Trabattoni, responsabile degli investimenti per il settore azionario Italia di Kairos, era già chiaramente emerso l’intento da parte di gestori e fondi di voler far chiarezza sulla vicenda. I fondi hanno quindi deciso di sollecitare un intervento da parte della Commissione di vigilanza,depositando un esposto per chiedere una presa di posizione formale sulle modalità di definizione dell’Opa lanciata su Smre a 6 euro.
Nello specifico, sulle diversità di trattamento rispetto agli azionisti di maggioranza, ma soprattutto il non aver previsto il diritto di recesso per gli azionisti che avevano sollevato polemiche tra broker, gestori, advisor e nomad.
Allo stato attuale l’Opa è stata congelata dalla mossa di fondi e gestori, un fronte che esprime tra il 20 e il 25% del capitale di Smre ma ad oggi né Smre né SolarEdge hanno modificato l’operazione.