In uno studio pubblicato oggi su Poligrafici Editoriali, gli analisti di Banca Finnat hanno confermato la raccomandazione “Buy” e abbassato il target price a 0,36 euro (0,55 euro assegnati nel precedente studio dello scorso 18 luglio). Un prezzo che incorpora un upside del 57,2% rispetto alla valutazione corrente.
La revisione del target price sconta la debolezza del mercato editoriale e il rallentamento della pubblicità, nonostante il gruppo sia riuscito a consolidare la propria leadership con il Quotidiano Nazionale, sia delle vendite giornaliere in edicola e nella grande distribuzione organizzata sia dei lettori medi giornalieri di quotidiani cartacei.
Gli analisti hanno rivisto così al ribasso le stime precedenti per il periodo 2018-2022.
Per il 2018 il valore della produzione è previsto a 137,4 milioni contro i 140,1 milioni prima stimati (-2%). Un andamento che sconta le minori vendite di quotidiani e riviste (-5,91% rispetto al -0,45% in precedenza stimato) e la maggiore debolezza del mercato pubblicitario rispetto alle previsioni (-0,51% rispetto ad una crescita inizialmente stimata dell’1,84%).
A livello operativo, l’Ebitda dovrebbe attestarsi a 8,7 milioni (-13,5% a 12,3 milioni precedentemente attesi), una modifica riconducibile sia in relazione al minor valore della produzione, sia al minor calo dei costi operativi. Invece, l’Ebit è previsto a 3,5 milioni (contro i 5,5 milioni attesi in precedenza).
L’esercizio dovrebbe chiudersi con un utile netto di 842mila euro (1,9 milioni in precedenza preventivati).
Gli analisti dell’istituto di credito capitolino hanno anche rivisto al ribasso i tassi di crescita inizialmente del periodo 2019-2022, a seguito del persistere del calo dell’editoria oltre le attese.
In particolare, nel 2022 il valore della produzione si dovrebbe contrarre a 136,4 milioni (144,6 milioni prima stimati) con una diminuzione media annua 2017-2022 dello 0,55% (0,62% il cagr precedente).
L’Ebitda dovrebbe attestarsi a 8,9 milioni, con una contrazione media annua 2017-2022 del 2,6% (8,58% il cagr precedentemente stimato), mentre il relativo margine al 6,66% (10,81% il precedente).
L’Ebit è atteso a 3,7 milioni (cagr 2017-2022 negativo dello 0,54% contro un cagr del 19,78% indicato in precedenza), mentre la relativa marginalità prevista a 2,75 punti percentuali (6,59 punti percentuali l’ultima indicazione)
Il 2022 dovrebbe archiviarsi con un utile netto di gruppo pari a 823mila euro (4,3 milioni precedentemente riportati).
Infine, dal lato patrimoniale al 31 dicembre 2022 l’indebitamento finanziario netto si dovrebbe fissare a 4,1 milioni, in netta contrazione rispetto ai 25,3 milioni stimati a fine anno 2019.