Nella settimana dal 4 all’8 febbraio il Ftse Italia Tecnologia ha realizzato una perdita dell’1,9%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+0,7%) e il Ftse Mib (-1,1%).
L’ottava è stata contrassegnata dalla revisione al ribasso delle stime di crescita da parte della Commissione europea, che ha tagliato le previsioni sul Pil dell’eurozona a 1,3% (da 1,9%) nel 2019 e 1,6% (da 1,7%) nel 2020, mentre per l’Italia le stime sono passate da +1,2% a +0,2% nel 2019 e da +1,3% a +0,8” nel 2020.
Indicazioni negative anche dall’agenda macroeconomica, con l’attività terziaria dell’eurozona ai minimi da oltre 5 anni e il relativo indice italiano sotto la soglia di equilibrio dei 50 punti. In calo pure gli ordinativi industriali tedeschi e la produzione industriale in Germania e in Italia.
Ai dubbi sulla crescita si sono affiancati quelli legati alle tensioni commerciali tra Usa e Cina, dopo i commenti scettici di Trump sulla possibilità di trovare un accordo prima della deadline dell’1 marzo, data in cui entreranno in vigore nuove tariffe.
A piazza Affari focus sulle trimestrali e sul nuovo rialzo dello spread, determinato soprattutto dalle stime deboli sulla crescita.
Tornando al comparto tecnologico, la big cap Stm termina i cinque giorni in ribasso del 2,7%, scontando in parte le indicazioni negative provenienti dai conti e dagli outlook di Infineon e Ams. Intanto l’azienda di microchip ha firmato un accordo per acquisire il 55% (con opzione per il restante 45%) della svedese Norstel AB, che produce fette in carburo di silicio.
Debole anche la tlc Telecom Italia (-2,5%), nonostante i commenti del Ceo di Cdp, Fabrizio Palermo, in favore della creazione di una rete unica con Open Fiber, che avevano inizialmente sostenuto il titolo. Intanto la Consob ha confermato l’ascesa di Elliott al 9,547% del capitale e i sindaci hanno bocciato la richiesta di Vivendi di anticipare l’assemblea.
Nel segmento tlc, Fastweb ha annunciato una crescita dei clienti e un miglioramento dei risultati nel 2018.
Ancora in rialzo la mid cap Reply (+5,3%), mentre fra le small cap gli acquisti premiano nuovamente It Way (+13,9%).
Ben intonata Exprivia (+5,6%), che si è aggiudicata la gara pubblica bandita dal Ministero dell’Interno per la realizzazione di una moderna soluzione informatica di prevenzione e gestione dei rischi da diffusione di sostanze chimiche, biologiche, radioattive nucleari ed esplosive. Il contratto, che avrà una durata di 24 mesi, prevede un ammontare totale di 5,8 milioni (82% Exprivia e 18% CAE).
La società inoltre ha presentato la nuova start-up Hrcoffee che si inserisce nell’ambito delle strategie di Open Innovation su cui il Gruppo ha puntato per accelerare la competitività nel mercato ICT.
Positiva Be (+1,7%) che ha accelerato le operazioni per la realizzazione di una leadership in ambito Cyber Security attraverso l’acquisizione del controllo della società Tesla Consulting.
Poco mossa Acotel Group (+0,6%), di cui Heritage Trust detiene il 7,526 per cento.
A livello internazionale si segnala che IGT ha vinto per il secondo anno consecutivo il premio “Lottery Product of the Year” grazie al distributore automatico di lotterie GameTouch 20.