SprintItaly, Spac quotata all’Aim e promossa da Fineurop e altri imprenditori, ha approvato il progetto di bilancio per l’esercizio che va dal 1° luglio e chiuso il 31 dicembre 2018.
La Spac ha chiuso l’esercizio in utile per 66,4 mila euro. A livello patrimoniale, il valore dell’attivo ammonta a 152,6 milioni, di cui 152,1 milioni sono disponibilità liquide, mentre il passivo è composto per 152,3 milioni dal patrimonio netto e 0,3 milioni da debiti.
Il cda ha inoltre deliberato di sottoporre all’assemblea la nomina dei candidati al board della “combined entity”, ossia la società che nascerà dalla business combination tra la Spac e Sicit, società italiana “green” impegnata nel settore dei biostimolanti per l’agricoltura e dei prodotti per il settore industriale.
Si ricorda che l’assemblea di SprintItaly si riunirà in seconda convocazione il prossimo 1° marzo per deliberare sulla business combination con Sicit.
Nello specifico, il socio unico di Sicit, Intesa Holding, ha proposto Giuseppe Valter Peretti quale presidente del cda (già vice presidente di Sicit), Massimo Costantino Neresini quale Ad (già direttore generale di Sicit e Ad di Sicit Chemitech) e come consiglieri Rino Mastrotto, Oreste Odelli, Gaetano Grotto e Carla Trevisan (amministratore indipendente).
Mentre la società promotrice PromoSprint Holding ha proposto le nomine di Matteo Carlotti (socio promotore di SprintItaly), Raymond Totah (Ad di Fineurop e socio promotore di SprintItaly) e di Ada Ester Giovanna Villa, Isabella Bianca Chiodi e Marina Salamon quali amministratori indipendenti.
Il cda, ove nominato, entrerà in carica alla data di efficacia della fusione e avrà durata per tre esercizi, ossia fino all’approvazione del bilancio della società risultante dalla fusione che chiuderà al 31 dicembre 2021.
Il cda di SprintItaly ha altresì deliberato di sottoporre all’assemblea la richiesta di
autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni ordinarie proprie della combined entity con efficacia dalla data di fusione per un periodo massimo di 18 mesi e per un numero massimo di azioni che non non sia complessivamente superiore al limite massimo previsto dalla normativa applicabile.