Il Ftse Italia Banche chiude con un ribasso dell’1,6% e in linea all’omologo europeo (-1,4%), frenando anche il Ftse Mib (-0,8%).
Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, anche a causa dei dubbi sul fatto che alla fine Stati Uniti e Cina possano effettivamente arrivare ad un accordo sulla questione commerciale al termine della tregua fissato per inizio marzo, anche se il presidente americano, Donald Trump, ha espresso ottimismo della questione, e potrebbe prorogare la deadline (di 60 giorni secondo rumor) della tregua nel caso si raggiungesse un accordo di principio. Ieri sono cominciati a Pechino i colloqui tra le delegazioni dei due Paesi, che proseguiranno anche oggi.
Per quanto riguarda l’Italia, la stima preliminare del Pil del quarto trimestre 2018 ha certificato l’entrata in recessione tecnica per l’economia italiana, che hanno portato la Commissione Europea ad abbassare le previsioni di crescita per l’Italia al +0,2% per quest’anno.
Il comparto bancario, anche a seguito della leggere risalita dello spread Btp-Bund in area 270 pb (fonte Mts Markets), a causa di qualche realizzo interrompe il trend di sedute positive, a cui ha contribuito anche il fatto che i principali istituti italiani presentano già requisiti patrimoniali al di sopra delle richieste della Bce per il 2019.
Rallentano tutti i titoli del Ftse Mib, inclusa UniCredit (-2,2%), che ha collocato con successo un bond Tier2 da 1 miliardo. Tiene meglio Bper (-0,4%) che, dopo l’acquisto di Unipol Banca e delle minorities di Banco di Sardegna, ha rilevato anche il 40% di Arca Holding insieme a Popolare Sondrio e con l’agenzia Moody’s che migliorato l’outlook e confermato i rating sulla banca.
Sul Mid Cap prevalgono le vendite su Credem (-0,4%), su Creval (-0,5%) e, soprattutto, su Popolare Sondrio (-1,5%) che, come detto sopra, ha acquisto il 40% di Arca Holding insieme a Bper. Si interrompe il mini rally di Mps (-4%), dopo il balzo delle due seduti precedente grazie al fatto che Ad Marco Morelli ha rassicurato gli investitori in una due giorni di road show a Londra.
Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige anche se temporaneamente sospesa dalle contrattazioni per decisione della Consob, con i commissari, nel frattempo impegnati nell’accelerazione del de-risking, che presenteranno il nuovo piano il prossimo 27 febbraio, mentre continuano i rumor sui potenziali operatori interessati alla banca. Rallenta nuovamente Banca Finnat (-0,9%).