Bper – Il punto in vista del piano industriale del prossimo 28 febbraio

Bper ha appena concluso una serie di operazioni straordinarie che potranno costituire la base della futura strategia di crescita della banca le cui linee guida saranno esplicitate nel piano industriale che sarà presentato agli investitori il prossimo 28 febbraio.

In attesa di conoscere le nuove strategie Alessandro Vandelli, amministratore delegato della banca modenese, ha spiegato, in un’intervista al Corriere Economia, le ragioni strategiche dell’acquisito di Unipol Banca, delle minorities del Banco di Sardegna e di un ulteriore 20% di Arca (arrivando al 57%) e della cessione di un portafoglio di Npl dal valore lordo di circa 1 miliardo a UnipolRec, controllata di Unipol.

L’operazione Unipol Banca ha l’obiettivo di rafforzare il rapporto bancassurance tra le due realtà. Bper nel 2018 ha incrementato le commissioni nette del 48% a 776,3 milioni ed in questo ambito le commissioni derivanti dai servizi di bancassicuranzione sono cresciute del 47 per cento. Il manager rileva che questo dato sottolinea come “già oggi Bper è in grado di intercettare le esigenze di tutela che emergono dai propri clienti” e “farlo con al fianco il gruppo Unipol ci permetterà di offrire un servizio ancora più completo”.

In merito alla possibilità che Unipol possa salire al 20% di Bper, Vandelli ha detto che la presenza di un socio rilevante, con un’importante solidità finanziaria può essere “un punto di forza del nostro azionariato”.

Nell’operazione Unipol Banca è rientrata anche la cessione di un portafoglio di Npl dal valore nominale lordo di 1 miliardo al gruppo Unipol, che consente a Bper di migliorare ulteriormente l’Npe ratio all’11,5% (23,5% a giugno 2016 e 13,8% a dicembre 2018), con l’obiettivo del 10% che si fa più vicino. La cessione rappresenta un passo importante per il gruppo Bper, poiché ne migliora la situazione patrimoniale che è una delle priorità dell’istituto.

L’acquisto della quasi totalità delle minorities del Banco di Sardegna genera benefici per entrambe, poiché permette a Bper di semplificare la struttura del gruppo mentre la banca sarda ha la “possibilità di disporre di titoli liquidi e quotati”.

La banca emiliana ha inoltre acquistato nuove quote dalle ex banche venete arrivando a detenere il 57% di Arca, la società del risparmio gestito che gestisce circa 30 miliardi di masse. Arca può diventare un asset strategico per Bper secondo Vandelli, che non nasconde l’interesse di rimanere presenti nel settore dell’asset management. L’operazione è stata attuata in sinergia con la Banca Popolare di Sondrio e nelle prossime settimane ci saranno i primi incontri per definire le linee guida, “ora è prematuro” ha detto il banchiere.

Durante l’intervista, Vandelli ha nuovamente ribadito che non sono interessati nell’acquisto di Banca Carige, dato che in “questo momento siamo fortemente concentrati a completare le nostre operazioni”.