Nella seduta di ieri l’indice settoriale dei media ha terminato a +0,4 per cento. Performance superiore a quella del corrispondente indice europeo di confronto (-0,7%).
A prendersi la scena a livello internazionale sono sempre i possibili sviluppi dei rapporti commerciali tra Usa e Cina. Ieri sono iniziati a Washington i colloqui a livello vice-ministeriale, mentre giovedì sarà il turno di quelli di alto livello.
Le parti cercheranno di trovare un’intesa entro il 1° marzo, data che potrebbe far scattare al 25% dal 10% corrente i dazi statunitensi sui beni cinesi per 200 miliarid di dollari.
Tra le Mid Cap la migliore è stata Mediaset, che ha guadagnato l’1,9 per cento. I recenti documenti di internal dealing hanno evidenziato che Fininvest è salita al 44,175% del capitale e al 45,88% dei diritti di voto, dopo aver acquistato circa 5,1 milioni di azioni Mediaset per 14,2 milioni tra il 2 e il 14 gennaio 2019.
Acquisti contenuti su Mondadori Editore (+0,5%), fresca di sottoscrizione di un’opzione put per la cessione della controllata Mondadori France a Reworld Media.
In lieve controtendenza Cairo Communication (-0,7%).
Nelle Small Cap svetta Il Sole 24 Ore (+10,6%), che prosegue la buona intonazione per la terza seduta consecutiva. Da inizio anno il titolo ha messo a segno un progresso del 21,1 per cento.
Vendite contenute su Class Editori (-0,8%). Tra l’11 e il 15 febbraio sono state portate in adesione 155mila azioni Gambero Rosso, pari al 3,29857% di quelle relative all’offerta pubblica di scambio totalitaria promossa dalla stessa casa editrice milanese. Dallo scorso 4 febbraio, inizio del periodo di adesione all’OPS, sono state portate in adesione 210.000 azioni, pari al 4,46904% azioni oggetto di offerta.