Media – Seduta positiva (+1,4%), avanza decisa il Sole 24 Ore (+22,6%)

Chiude a +1,4% il Ftse Media Italia, poco inferiore all’Euro Stoxx Tmi Media (+1,5%).

A livello internazionale il focus rimane sull’asse Usa-Cina. Martedì il presidente americano, Donald Trump, aveva sottolineato che i colloqui tra le superpotenze commerciali stavano ben procedendo e aveva ribadito la possibilità di rinviare la scadenza del 1° marzo  per completare i negoziati.

Secondo le recenti indiscrezioni di stampa, Trump potrebbe incontrare il leader cinese, Xi Jinping, dopo il congresso annuale che inizierà a Pechino il 5 marzo.

L’attenzione degli operatori si è poi rivolta alle minute dell’ultima riunione della Federal Reserve, divulgate nella scorsa serata.

Tra le Mid Cap la migliore è stata Mediaset (+2,7%), fresca di vittoria nella causa contro Facebook a tutela del copyright. Il social network fondato da Mark Zuckerberg è stato condannato dal Tribunale di Roma per diffamazione e per violazione del diritto di autore, illeciti commessi ospitando link non autorizzati sulle pagine della propria piattaforma. Il Cda del Biscione proporrà all’assemblea di rinnovare la delega per l’acquisto di azioni proprie fino al 10% del capitale entro 18 mesi dalla delibera assembleare. Infine, si ricorda che dai recenti documenti di internal dealing è emerso che Fininvest è salita al 44,175% del capitale e al 45,88% dei diritti di voto, dopo aver acquistato circa 5,1 milioni di azioni Mediaset per 14,2 milioni tra il 2 e il 14 gennaio 2019.

Acquisti su Mondadori Editore (+1,7%), che lunedì ha  sottoscritto un’opzione put per la cessione della controllata Mondadori France a Reworld Media.

In calo Cairo Communication (-1,3%).

Nelle Small Cap svetta Il Sole 24 Ore (+22,6%), che prosegue la buona intonazione per la quarta sessione di fila. Da inizio anno il titolo ha guadagnato il 48,4 per cento.

Denaro su Class Editori (+11,9%). Tra l’11 e il 15 febbraio sono state portate in adesione 155mila azioni Gambero Rosso, pari al 3,29857% di quelle relative all’offerta pubblica di scambio totalitaria promossa dalla stessa casa editrice milanese. Dallo scorso 4 febbraio, inizio del periodo di adesione all’OPS, sono state portate in adesione 210.000 azioni, pari al 4,46904% azioni oggetto di offerta.

Ben intonata anche Giglio Group, in rialzo del 9% con un progresso del 67,3% da inizio 2019.

Maglia nera per Rcs Mediagroup (-0,8%).