Seduta all’insegna del denaro per l’indice Infrastrutture Italiane (+1,1%) che ha sovraperformato al tempo stesso sia il Ftse Mib (-0,5%), sia il corrispondente indice settoriale europeo (-0,21%).
Segnali positivi sul fronte delle trattative commerciali tra Stati Uniti e Cina, con i negoziatori al lavoro su una serie di memorandum of understanding che dovrebbero costituire la base per un accordo definitivo. Sempre in tema commerciale a livello internazionale, emerge invece quale preoccupazione dopo un report secondo cui il porto cinese di Dalian avrebbe vietato le importazioni di carbone dall’Australia.
Atlantia, unica big del comparto, ha guadagnato l’1,6 per cento. Nel 2018 la società controllata Abertis ha registrato un complessivo miglioramento dei principali indicatori finanziari. Nel dettaglio, la società ha conseguito un utile netto di 1.681 milioni, superiore dell’87% rispetto all’anno precedente, principalmente a causa delle plusvalenze (605 milioni) ottenute con la vendita del 34% di Cellnex Telecom. Escludendo questo effetto, oltre agli impatti fiscali e dei cambi, l’utile netto like-to-like sarebbe aumentato del 15% rispetto al 2017.
Tra le Mid Cap, acquisti su Inwit (+3,5%). A mercati chiusi la società ha reso noti i dettagli del nuovo piano industriale 2019-2021 che prevede investimenti complessivi pari a 250-300 milioni e un recurring free cash flow target nel 2021 superiore a 200 milioni.
Tra le Small Cap, svetta Autostrade Meridionali (+1%).