Chiude a -0,1% il Ftse Media Italia, inferiore all’Euro Stoxx Tmi Media (+0,3%).
A livello internazionale si segnala che oggi a Washington termineranno i colloqui di alto livello tra i Rappresentanti di stato delle due superpotenze. I negoziatori stanno lavorando su una serie di memorandum of understanding per porre costituire la base verso un accordo definitivo. Secondo rumors di stampa, la Cina sarebbe disposta ad acquistare 30 miliardi di dollari aggiuntivi l’anno di prodotti agricoli made in Usa, un segnale che induce ottimismo nei rapporti con la controparte.
Nelle Mid Cap ben intornata Cairo Communication, in rialzo del 3,6 per cento.
In frazionale ribasso Mediaset (-0,2%). Mercoledì la media company di Cologno Monzese ha vinto la causa contro Facebook a tutela del copyright. Il Tribunale di Roma ha condannato il social network fondato da Mark Zuckerberg per diffamazione e per violazione del diritto di autore, illeciti commessi ospitando link non autorizzati sulle pagine della propria piattaforma. Il Cda del Biscione proporrà all’assemblea di rinnovare la delega per l’acquisto di azioni proprie fino al 10% del capitale entro 18 mesi dalla delibera assembleare. Infine, si ricorda che dai recenti documenti di internal dealing è emerso che Fininvest è salita al 44,175% del capitale e al 45,88% dei diritti di voto, dopo aver acquistato circa 5,1 milioni di azioni Mediaset per 14,2 milioni tra il 2 e il 14 gennaio 2019.
Vendite anche su Mondadori Editore (-1,6%), che lunedì ha sottoscritto un’opzione put per la cessione della controllata Mondadori France a Reworld Media.
Nelle Small Cap svetta Class Editori (+20,7%). Nel 2018 Class PI, la concessionaria per i mezzi della casa editrice milanese, ha riportato una crescita del 2% a perimetro omogeneo della raccolta pubblicitaria sui media di Class Editori. Tra l’11 e il 15 febbraio sono state portate in adesione 155mila azioni Gambero Rosso, pari al 3,29857% di quelle relative all’offerta pubblica di scambio totalitaria promossa dalla stessa casa editrice milanese. Dallo scorso 4 febbraio, inizio del periodo di adesione all’OPS, sono state portate in adesione 210.000 azioni, pari al 4,46904% azioni oggetto di offerta.
Maglia nera per Il Sole 24 Ore (-7,4%), interrompendo così il rialzo proseguito per quattro sedute consecutive. Da inizio anno il titolo ha guadagnato il 37,4 per cento.