Tecnologia – Stm frena il comparto (-0,6%), Digital Bros (-4,2%) in coda

Nella settimana dal 25 febbraio all’1 marzo il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in flessione dello 0,6%, sostanzialmente in linea con l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-0,5%) e sottoperformando il Ftse Mib (+2,1%).

L’ottava è cominciata all’insegna dell’ottimismo in merito ai rapporti Usa-Cina, dopo il rinvio delle tariffe che sarebbero dovute scattare il 1° marzo. Successivamente l’attenzione si è concentrata sugli interventi di Jerome Powell davanti al Congresso statunitense e sul vertice fra Trump e Kim Jong Un, terminato anticipatamente senza un accordo. Dati macro in chiaroscuro, con il Pil Usa in rallentamento ma meno delle attese, i dati contrastanti sull’attività manifatturiera cinese e gli indici Pmi europei in contrazione.

A piazza Affari, spread in calo ad inizio settimana dopo la mancata revisione del rating da parte di Fitch, mentre venerdì l’Istat ha tagliato la crescita de Pil 2018 allo 0,9 per cento.

Tornando all’azionario e in particolare al settore tecnologico, la big cap Stm termina i cinque giorni a -1%, condizionata dal sentiment altalenante sui negoziati commerciali.  Il Ceo Chery, al Mobile World Congress di Barcellona, ha confermato la guidance della società e ha dichiarato che continuerà a monitorare l’andamento degli ordini in Cina e l’evoluzione dei colloqui fra le due superpotenze.

Intanto il gruppo ha annunciato che nel 2019 amplierà, insieme a MACOM, la capacità produttiva di GaN-on-Silicon da 150 mm e 200 mm per servire l’implementazione massiccia e in tempi rapidi di reti di telecomunicazione 5G.

Anche la tlc Telecom Italia chiude in rosso dell’1%, mentre JP Morgan ha incrementato al 6,781% la propria partecipazione potenziale nella società e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) è salita al 7,1 per cento.

In rialzo la mid cap Reply (+3,4%) mentre fra le small cap gli acquisti premiano soprattutto It Way (+14,1%) che, con riferimento alla cessione delle società controllate Itway Hellas e Itway Turkyie a Cyber1, ha inviato alla controparte una formale messa in mora, dato il perdurare della situazione di stallo dopo lo slittamento del closing.

In calo Piteco (-4,1%) che ha rafforzato la presenza in Europa con la costituzione a Ginevra di Myrios Switzerland.

Digital Bros chiude con una perdita del 4,2% la settimana in cui ha diffuso i conti al 31 dicembre 2018 e ha preso atto della risoluzione del contratto tra Skybound e Starbreeze per i diritti del videogioco OVERKILL’s The Walking Dead.

Sottotono anche Tas (-1,7%) che ha concluso l’acquisizione dell’80% della statunitense Mantica Inc. Debole pure Esprinet (-0,8%), che ha annunciato lo scioglimento del patto parasociale tra i soci Francesco Monti, Paolo Stefanelli, Tommaso Stefanelli, Matteo Stefanelli, Maurizio Rota e Alessandro Cattani.

Leggermente positiva, invece, Retelit (+0,3%) che ha preso parte all’IT Day 2019 di Banca Imi.

Sempre sospesa Olidata, che prepara un aumento di capitale da massimi 30 milioni. L’operazione di ricapitalizzazione contribuirà al rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria della società, nonché al finanziamento del nuovo Progetto Industriale.