Tod’s ha presentato i conti dell’esercizio 2018, che hanno evidenziato ricavi consolidati per 940,5 milioni, in calo del 2,4% a cambi correnti (-0,5% a 958,2 milioni cambi costanti). Un dato in linea con quello preliminare comunicato lo scorso 23 gennaio.
I marchi che hanno subito maggiormente l’impatto dei cambi sono stati Tod’s, sceso del 3,3% a 498,7 milioni (-1,2% a 509,6 milioni a cambi costanti) e Roger Vivier, diminuito del 3,2% a 179 milioni (-0,2% a 179 milioni a cambi costanti) in considerazione della maggiore presenza all’estero.
L’Ebitda si fissa a 118,3 milioni, in calo del 26,3% rispetto all’esercizio precedente, con la relativa marginalità sui ricavi in diminuzione del 4,1% a 12,6 punti percentuali. Una dinamica che ha risentito della forte accelerazione delle spese di comunicazione e di marketing e dei maggiori costi legati al rafforzamento dei team stilistici, a partire dal secondo semestre 2018. A cambi costanti il margine operativo lordo è pari a 128,3 milioni, con il relativo margine al 13,4 per cento.
In contrazione anche l’Ebit (-35,8%) a 71,8 milioni (81,2 milioni a cambi costanti), con un margine sulle vendite del 7,6% (8,5% a cambi costanti).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 41,1 milioni (-42,1%), nonostante una contrazione degli oneri finanziari netti (-39,1% a 6 milioni) e di minori imposte pagate (-40,7% a 19,3 milioni).
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2018 risulta negativa per 75,3 milioni e si confronta con una liquidità finanziaria netta di 9,3 milioni a fine 2017. Una dinamica che ha risentito del temporaneo finanziamento del capitale circolante, con un aumento del magazzino dovuto alle maggiori giacenze delle collezioni estive e ad un più veloce andamento dei processi di produzione, oltre all’esborso dell’acquisizione di Italiantouch.
Nell’esercizio, gli investimenti sono saliti a 44 milioni dai 36,6 milioni del 2017, destinati principalmente all’espansione e al rinnovamento della rete Dos, all’ammodernamento delle strutture e delle attrezzature industriali e alle attività di sviluppo di software aziendali.
Il Cda proporrà ai soci, convocati per il 18 aprile, un dividendo di 1 euro per azione (contro 1,40 euro nel 2017), che corrisponde ad un pay-out sull’utile netto del gruppo del 70,2%, in aumento rispetto allo scorso anno (65,2%).
Diego Della Valle, Presidente e Amministratore Delegato del gruppo, ha così commentato: “I risultati dell’esercizio 2018 riflettono il progetto industriale in atto nel gruppo e la scelta strategica di investire importanti risorse finanziarie, per sostenere la crescita futura dei ricavi. Stiamo lavorando per fare in modo che il piano di sviluppo dei prossimi anni possa andare a regime il più presto possibile. Siamo convinti che il modello di business che stiamo sviluppando per ciascun marchio sia quello giusto, soprattutto considerando il mondo dei marchi forti e ben strutturati che sono ora sul mercato e con i quali ci confrontiamo”.