First Capital (Aim) – Nav per azione a 14,21 euro nel 2018

Il cda di First Capital, holding di partecipazioni finanziarie specializzata in investimenti in public e private equity, ha approvato il progetto di bilancio dell’esercizio 2018, che ha registrato un Nav per azione pari a 14,21 euro, in diminuzione del 4,5% rispetto all’esercizio precedente.

Il risultato netto è stato negativo per 2 milioni, in linea con le previsioni. L’andamento della società è stato influenzato dalla volatilità dei mercati, che ha inciso sulle valutazioni delle partecipazioni.

Si segnala, inoltre, che i risultati del 2018 non sono pienamente confrontabili con quelli dell’esercizio precedente per via dell’adozione degli Ifrs9.

Vincenzo Polidoro, amministratore delegato di First Capital, ha così commentato i risultati 2018: “In un anno in cui tutte le asset class a livello globale hanno registrato un andamento negativo siamo comunque soddisfatti della performance del NAV di First Capital, che, nonostante un lieve calo del -4,5%, ha sovra-performato tutti gli indici di Borsa di riferimento (Ftse Small Cap -25,4%, Ftse All Share -16,7%) e ha ottenuto la migliore performance anche rispetto ai fondi Pir azionari collocati in Italia (che mediamente hanno registrato un calo del -18,5%)”.

Il margine di intermediazione di First Capital è risultato negativo per 816 mila euro, su cui hanno pesato minori dividendi, minori plusvalenze e l’adozione dei principi contabili Ifrs9.

Nello specifico, il margine di interesse è stato negativo per 181,8 mila euro (-176,9 mila euro nel 2017) influenzato da minori interessi attivi, in parte compensati da minori interessi passivi.

I profitti da trading, composti dalla voce “utile/perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie” e dal “risultato netto dell’attività di negoziazione”, hanno registrato perdite per 118 mila euro, rispetto ai 6,76 milioni positivi del 2017, che avevano beneficiato per 6 milioni della dismissione della partecipazione in Cembre.

Si segnala però che le plusvalenze generate nell’esercizio 2018 ammonterebbero a 780 mila euro ma, per i principi contabili Ifrs9, tali plusvalenze sono incluse in gran parte nel plusvalore espresso dalla riserva di patrimonio netto, e di conseguenza solo 44 mila euro sono stati computati nel conto economico. Questi 44 mila euro non sono poi stati sufficienti a coprire la perdita di 162 mila euro generata dall’attività di negoziazione.

L’anno in corso è il primo anno di adozione del principio contabile Ifrs9, per cui il bilancio è influenzato dagli effetti del cambio di metodologia contabile, che ha comportato 899 mila euro negativi della voce attività/passività valutate al fair value.

I dividendi incassati dalle partecipate sono risultati pari a 383 mila euro, in diminuzione rispetto ai 650 mila euro del 2017.

I costi operativo sono aumentati a 1,7 milioni (+13,7% a/a), incremento principalmente dovuto alle spese sostenute per l’avvio dell’attività di Value First Sicaf e per il potenziamento della struttura organizzativa.

Tali dinamiche hanno portato a un risultato lordo di gestione in perdita di 2,5 milioni, rispetto al risultato positivo di 5,8 milioni del periodo di confronto, mentre, su basi contabili omogenee a quelle dell’esercizio precedente ed escludendo quindi gli effetti dell’Ifrs9, il risultato sarebbe stato negativo per 370 mila euro.

Al fine 2018 il patrimonio netto consolidato (Nav) si è attestato a 34,1 milioni, corrispondente a 14,21 per azione, rispetto ai 37,9 milioni al 31 dicembre 2017 (14,89 euro per azione). La diminuzione è imputabile al decremento netto del valore delle partecipazioni in portafoglio (1,8 milioni) e alle operazioni di acquisto di azioni proprie (1,7 milioni).

Le principali voci dell’attivo sono rappresentate per 39,4 milioni da attività finanziarie al fair value con impatto a conto economico, in aumento rispetto ai 28,1 milioni al 31 dicembre 2017, e da 2,9 milioni da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, costituite quasi interamente da liquidità disponibile, in diminuzione dai 14,9 milioni del 31 dicembre 2017.

I debiti finanziari, pari a 8,2 milioni, si riferiscono per 4,7 milioni al prestito obbligazionario “First Capital 2015-2020 5%” e per 3,5 milioni all’utilizzo di una linea di credito.

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