Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso in rialzo dello 0,6%, sottoperformando l’indice Ftse Mib (+0,9%), ma facendo meglio dell’indice europeo Euro Stoxx 600 Utilities (+0,3%).
Tra le Big, tonica Hera (+4,7%) nella sua prima seduta nel Ftse Mib, al posto di Brembo.
Segue Snam (+1,3%). In base a uno studio commissionato a Navigant dal consorzio Gas for Climate, che riunisce le principali aziende europee nel trasporto gas, tra cui Snam e due associazioni attive nel settore del gas rinnovabile (CIB ed EBA), esiste un potenziale di gas rinnovabile, prevalentemente biometano e idrogeno, di 270 miliardi di metri cubi da immettere nelle infrastrutture esistenti cosa che potrà aiutare l’Europa a eliminare le emissioni di CO2 nel 2050 risparmiando circa 217 miliardi di euro l’anno.
In rialzo di mezzo punto percentuale Enel.
Italgas ha chiuso la seduta in sostanziale parità.
Tra le Mid, acquisti su Iren (1,5%).
Acea (+0,2%), ottenuta l’approvazione del Comune di Pescara, ha perfezionato con Alma C.I.S. e Mediterranea Energia l’acquisizione del 51% del capitale di Pescara Distribuzione Gas, attiva nella distribuzione di gas metano nel Comune di Pescara, dove gestisce 325 km di rete elettrica e circa 62mila PDR (punti di riconsegna).
In coda Erg che cede l’1,2 per cento.
Tra le Small, in frazionale rialzo Edison (+0,2%), seguita da TerniEnergia che chiude flat.
Si segnala infine che nel mese di febbraio 2019 la domanda di energia elettrica in Italia è diminuita del 2,2% rispetto ai volumi registrati a febbraio 2018. Inoltre, la produzione nazionale netta dello scorso febbraio (21,9 miliardi di kWh), composta per il 38% da fonti energetiche rinnovabili (8.413 GWh) ed il restante 62% da fonte termica, è risultata stazionaria rispetto a febbraio 2018.