Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dello 1,8% e facendo meglio dell’omologo europeo (+0,9%), sostenuto dalla seduta positiva del comparto bancario (+0,3%) e “battendo” il Ftse Mib (+0,9%).
Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, aspettando che si avvicini l’eventualità che Stati Uniti e Cina possano effettivamente raggiungere un’intesa sulla tematica commerciale, con un accordo che potrebbe essere sottoscritto tra i due leader, Donald Trump e Xi Jinping, anche se il summit inizialmente previsto per fine mese sarà spostato, probabilmente a giugno.
Nuove incognite sono sorte sulla questione della Brexit, dopo che il Parlamento inglese oggi non si esprimerà per la terza volta sull’accordo raggiunto tra il primo ministro, Theresa May, e l’Unione Europea. A questo punto il premier britannico chiederà agli esponenti dell’UE di prorogare la scadenza per l’uscita, attualmente fissata al 29 marzo, a data da destinarsi. L’Unione Europea dovrà poi decidere in proposito.
In merito all’Italia, l’Istat ha confermato la stima del quarto trimestre 2018 che ha comportato l’entrata in recessione tecnica per l’economia italiana, spingendo la Commissione Europea ad abbassare le previsioni di crescita per l’Italia al +0,2% per quest’anno e l’Ocse addirittura a -0,2 per cento.
Nel frattempo, l’agenzia Moody’s ha lasciato invariato a ‘Baa3’ il rating sull’Italia, con outlook stabile.
La seduta in moderato rialzo del settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali continua l’ottimo momento di Azimut (+1,5%), che nei giorni scorsi ha siglato un accordo per investire in Youmi Wealth Management.
In gran spolvero Exor (+3,8%), mossasi in scia all’ottimo andamento della controllata quotata Fca.
Nel Mid Cap non si interrompono le vendite su Banca Ifis (-0,3%), innescate dall’annuncio che l’azionista di maggioranza ha ricandidato l’Ad Giovanni Bossi e che al suo posto ha proposto Luciano Colombini, mentre prevalgono ancora gli acquisti su doBank (+0,5%). Torna in rosso Cerved (-0,4%), che secondo rumor di stampa resta comunque nel mirino di altri fondi di private equity, con i vertici che in un’intervista hanno spiegato i possibili motivi alla base di ciò.
Sullo Small Cap tornano gli acquisti su Banca Intermobiliare (+0,3%), con la banca che potrebbe prendere in considerazione di crescere anche per linee esterne, mentre chiude tonica illimity (+1,8%), che nei giorni scorsi ha acquistato un portafoglio di Npl da 95 milioni.