Nella scorsa settimana il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un + 2,5%, facendo meglio sia del Ftse Mib (+0,2%), sia l’Euro Stoxx 600 Utilities (+1,4%).
Tra le Big, in testa Hera (+8,4%) nella sua prima settimana nel Ftse Mib, al posto di Brembo.
Segue Snam (+4,4%) che ha deliberato l’incremento dell’ammontare del programma di Euro Commercial Paper (programma ECP), approvato lo scorso 2 ottobre 2018, da 1 miliardo a 2 miliardi. L’incremento dell’ammontare del Programma ECP consente a Snam di diversificare gli strumenti di finanziamento a breve termine in un’ottica di ottimizzazione della tesoreria.
Attraverso la controllata Snam4Mobility, il colosso di San Donato ha siglato con Tamoil un contratto per realizzare un primo lotto di 5 stazioni di rifornimento di gas naturale sul territorio nazionale, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo della mobilità sostenibile per auto e camion in Italia.
In base a uno studio commissionato a Navigant dal consorzio Gas for Climate, che riunisce le principali aziende europee nel trasporto gas, tra cui Snam e due associazioni attive nel settore del gas rinnovabile (CIB ed EBA), esiste un potenziale di gas rinnovabile, prevalentemente biometano e idrogeno, di 270 miliardi di metri cubi da immettere nelle infrastrutture esistenti cosa che potrà aiutare l’Europa a eliminare le emissioni di CO2 nel 2050 risparmiando circa 217 miliardi di euro l’anno.
Nel 2018 Enel (+3%) ha riportato un Ebitda in aumento del 4,5% a 16,4 miliardi. Al netto delle partite straordinarie già menzionate nei ricavi, l’Ebitda ordinario registra un incremento del 3,9% a 16,2 miliardi. Il Cda ha proposto un dividendo per azione a valere sul 2018 di 0,28 euro, di cui 0,14 euro già pagati lo scorso 23 gennaio a titolo di acconto. Per i restanti 0,14 euro ne è stata proposta la messa in pagamento a decorrere dal prossimo 24 luglio.
La controllata Enel Russia ha pubblicato i conti relativi allo scorso esercizio, dai quali emerge un generalizzato calo dei principali aggregati economici, con Ebitda ed Ebit scesi rispettivamente del 2,9% e del 10,3% rispetto al 2017. Risultati che sono comunque superiori alla guidance 2018.
A2A (+1,1%) ha sottoscritto con AIM Vicenza e AGSM Verona una lettera d’intenti non vincolante finalizzata all’avvio di un percorso congiunto volto a valutare la possibile acquisizione degli assets del gruppo Ascopiave nel settore della vendita di energia elettrica e gas, nonché la costituzione di una partnership nel settore della distribuzione gas.
In frazionale rialzo Terna (+0,6%) che nel 2018 ha registrato un Ebitda consolidato salito del 2,9% a 1,6 miliardi, principalmente grazie al contributo del business regolato Italia. L’utile netto di competenza del gruppo si attesta a 706,6 milioni, in aumento del 2,7%.
Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti l’approvazione di un dividendo per azione a valere sul 2018 pari a 23,32 centesimi di euro e la distribuzione, al netto dell’acconto su tale cedola pari a 7,87 centesimi già pagato lo scorso 21 novembre 2018, dei rimanenti 15,45 centesimi, da mettere in pagamento il prossimo 26 giugno (data stacco cedola il 24 giugno).
Il gestore della rete elettrica nazionale ha presentato il piano strategico 2019-2023, in base al quale Terna intende focalizzarsi sullo sviluppo e integrazione in rete delle fonti di energia rinnovabile e sull’efficienza energetica complessiva del sistema elettrico. Di rilievo, gli oltre 6 miliardi di investimenti destinati a tutti i business e il dividend payout del 75% per gli anni 2022 e 2023, con una cedola minima comunque garantita pari a quella di competenza dell’esercizio 2021.
Tra le Mid, Acea (+0,9%), ottenuta l’approvazione del Comune di Pescara, ha perfezionato con Alma C.I.S. e Mediterranea Energia l’acquisizione del 51% del capitale di Pescara Distribuzione Gas, attiva nella distribuzione di gas metano nel Comune di Pescara, dove gestisce 325 km di rete elettrica e circa 62mila PDR (punti di riconsegna).
Segue Iren (+0,3%) ha sottoscritto un patto parasociale con First State Investments (FSI) di governance e circolazione delle partecipazioni di OLT.
In flessione Ascopiave (-0,4%), il cui Cda ha convocato l’assemblea degli azionisti, in sede ordinaria e straordinaria, per il prossimo 23 aprile 2019 in prima convocazione, per deliberare in merito alla richiesta della controllante Asco Holding di distribuire un dividendo straordinario di massimi 50 milioni. Importo che garantisce ad Asco Holding di una remunerazione di massimi 30 milioni.
Nella stessa assemblea i soci sono chiamati ad approvare alcune modifiche statutarie per introdurre la cd. maggiorazione del voto.
Infine, il management di Ascopiave proporrà all’assemblea la revoca dell’attuale autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, rilasciata lo scorso 26 aprile 2018, e di autorizzare un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie, in una o più volte, su base rotativa, per massime 46.882.315 azioni ordinarie.
Tra le Small, acquisti su Alerion Clean Power (+0,7%) ha approvato i conti relativi all’esercizio 2018, da cui emerge un Ebitda in crescita dell’8,1% a 45,4 milioni.
Si segnala infine che nel mese di febbraio 2019 la domanda di energia elettrica in Italia è diminuita del 2,2% rispetto ai volumi registrati a febbraio 2018. Inoltre, la produzione nazionale netta dello scorso febbraio (21,9 miliardi di kWh), composta per il 38% da fonti energetiche rinnovabili (8.413 GWh) ed il restante 62% da fonte termica, è risultata stazionaria rispetto a febbraio 2018.