Chiude a +0,2% il Ftse Media Italia, superiore all’Euro Stoxx Tmi Media (-0,1%).
Il focus degli operatori resta sui negoziati tra Usa e Cina, che ieri hanno visto l’incontro fra Donald Trump e il vicepremier cinese Liu He.
Secondo i rumor di stampa, l’accordo a cui stanno lavorando le due superpotenze potrebbe far slittare al 2025 le tariffe americane sulle importazioni cinesi, in cambio dell’impegno di Pechino ad aumentare gli acquisti di materie prime a stelle e strisce e della possibilità, per le aziende statunitensi, di possedere interamente imprese del Paese asiatico.
A livello settoriale sono stati divulgati i dati di febbraio relativi al fatturato pubblicitario attraverso la Go Tv, che hanno evidenziato un calo dello 0,3% a 1,2 milioni.
Nelle Mid Cap prevalgono gli acquisti con Mondadori Editori (+3,8% a 1,69 euro) la migliore. Gli analisti di Banca Akros hanno ribadito la raccomandazione “Buy” e il prezzo obiettivo a 2,40 euro.
Denaro anche su Cairo Communication (+0,8%), che da inizio anno ha messo a segno un +12,6 per cento.
In frazionale ascesa Mediaset (+0,1%). Le ultime indiscrezioni di stampa hanno riferito che anche Mediaset Premium si è unita a Mediaset, RTI e Fininvest nella battaglia legale contro Vivendi richiedendo un risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale derivante dall’inadempimento del contratto siglato ad aprile 2016 per il passaggio della pay-tv al gruppo francese.
Nella relazione del bilancio 2018 di Mediaset, si afferma che la richiesta di risarcimento dei danni patiti dal Biscione, RTI e di Fininvest si aggira attrono ad una somma complessiva non inferiore ai 3 miliardi di euro.
Le udienze potrebbero riprendere a maggio, dopo che il giudice avrà sciolto le riserve sulle istanze istruttorie e sulla richiesta di sospensiva avanzata da Vivendi.
Tra le Small Cap ben intonata Giglio Group (+1,7%), che martedì ha emesso un un prestito obbligazionario non convertibile per 5 milioni al tasso d’interesse del 4,572% per la durata di 8 anni e sei mesi con la garanzia di Sace e Cassa Depositi e Prestiti tra gli investitori qualificati.
Segno positivo anche su Triboo (+1,4% a 1,83 euro). Gli analisti di Banca Imi hanno confermato il giudizio Buy e il target price a 2,70 euro.